L’esorcista del Papa, il film di Russell Crowe criticato da veri esorcisti: “splatter inaffidabile”
L'esorcista del Papa di Russell Crowe è stato bollato come "splatter inaffidabile" da un gruppo di esorcisti vaticani.
Il tanto atteso film di Russell Crowe è stato pesantemente criticato e condannato dall’Associazione internazionale degli esorcisti (la IAE). Nel trailer de L’esorcista del Papa il nuovo film di Sony Pictures afferma di essersi “ispirato ai reali scritti di padre Gabriele Amorth, capo esorcista del Vaticano”.
L’Associazione internazionale degli esorcisti ha espresso delle critiche sul nuovo film di Crowe, L’esorcista del Papa, nei cinema dal 13 aprile
“C’è un vero e proprio lavoro chiamato Capo Esorcista in Vaticano”, spiega Crowe nelle note di produzione del film. “Padre Gabriele Amorth è stato un vero uomo che ha ricoperto quella carica per 36 anni ed è stato coinvolto in decine di migliaia di esorcismi”. Tuttavia, in una dichiarazione rilasciata il mese scorso, l’IAE, fondata dallo stesso Amorth nel 1990, ha definito il film “inaffidabile… puro cinema splatter”. L’associazione ha affermato che la trama del film “pone dei dubbi inaccettabili su chi sia il vero nemico, il diavolo o il potere ecclesiastico”.
Amorth è stato presidente dell’IAE fino al 2000 ed è morto nel 2016. L’uomo ha affermato di aver eseguito 160.000 esorcismi durante la sua carriera. “Il risultato finale è infondere la convinzione che l’esorcismo sia un fenomeno anormale, mostruoso e spaventoso, il cui unico protagonista è il diavolo, le cui reazioni violente possono essere affrontate con grande difficoltà”, ha aggiunto l’IAE. “Questo è l’esatto contrario di quanto avviene nell’ambito degli esorcismi celebrati nella Chiesa cattolica in obbedienza alle direttive da essa impartite”.
Il gruppo del Vaticano ha precisato che la sua dichiarazione è stata fatta in risposta al trailer e che avrebbe ulteriormente commentato l’itera faccenda una volta rilasciata l’intera pellicola, nei cinema italiani dal 13 aprile 2023.
Il produttore Michael Patrick Kaczmarek ha opzionato i diritti delle memorie di Amorth prima della morte del prete. “Sono stato in grado di convincerlo che, se avesse avuto l’opportunità di lavorare con me, avrei cercato di assicurarmi che la cattolicità fosse preservata nel film e che sarebbe stato rispettato come persona insieme alla Chiesa e suo ordine religioso”, ha detto Kaczmarek. “I miei partner di produzione e io l’abbiamo sempre proposto come il James Bond degli esorcisti… non c’era limite in termini di numero di storie che potevamo raccontare”.