LFF16: Consegna del premio alla carriera a William Friedkin
Il Lucca Film Festival – Europa Cinema 2016 si apre in grande stile. In un Cinema Moderno di Lucca gremito da appassionati cinefili provenienti da ogni angolo d’Italia, il Maestro William Friedkin, regista di capolavori intramontabili come Il braccio violento della legge e L’esorcista, ha ricevuto il massimo riconoscimento del festival, cioè il premio alla carriera, che nei prossimi giorni verrà conferito anche a George Romero, Marco Bellocchio e Paolo Sorrentino.
Dopo aver ringraziato il pubblico presente in sala, la direzione del festival e la moglie Sherry Lansing, William Friedkin ha colto l’occasione per deliziare il pubblico con qualche dichiarazione. Il Maestro ha cominciato il suo discorso facendo un appunto su alcune allusioni della stampa locale, che lo additava di essere un cineasta avverso alla tecnologia. Secondo William Friedkin, la tecnologia non è il diavolo, ma nel cinema di oggi troppo spesso sostituisce la trama e i personaggi. Per sottolineare il concetto, il regista ha specificato che nel film che ha seguito la premiazione, ovvero Il salario della paura (1977), la tecnologia non è stata usata perché non disponibile all’epoca, mentre nelle sue due pellicole più recenti (Bug – La paranoia è contagiosa e Killer Joe) la computer grafica ha avuto un piccolo ma importante ruolo.
“La ragione principale per cui sono a Lucca è il mio amore per Giacomo Puccini“, ha proseguito William Friedkin, aggiungendo che il suo lavoro a cui si sente più legato è la regia de Il Trittico, famoso ciclo di tre opere del compositore lucchese. “Le opere di Giacomo Puccini hanno ispirato tutti noi”, ha concluso il cineasta, invitando scherzosamente i detrattori del compositore ad abbandonare la sala.
LFF16: le dichiarazioni e le foto della consegna del premio alla carriera a William Friedkin
“Grazie per avermi dato il privilegio di essere in questa città meravigliosa. Roma è una città che ti urla addosso, Lucca invece ti sussurra all’orecchio”, ha detto William Friedkin nel ricevere il premio creato appositamente per lui dall’artista russo Alexey Morosov. Per il suo impegno nel divulgarne l’opera, il regista ha ricevuto anche l’onorificenza della Fondazione Giacomo Puccini, che consiste in un’edizione limitata della raccolta di tutte le opere del compositore lucchese. La premiazione si è conclusa con l’intervento della critica Daniela Catelli, esperta del cinema del regista statunitense, che con un breve discorso sulla filmografia di William Friedkin ha introdotto la proiezione de Il salario della paura. Questa pellicola ha quindi concluso degnamente una serata indimenticabile per tutti i cinefili presenti in sala.