Lino Banfi affronta un nuovo grave lutto dopo la morte dell’amata moglie e la figlia Rosanna scrive: “cara mamma, per fortuna non sei qui”
Dopo la morte della moglie, un'altra tragedia si abbatte in famiglia.
Dopo la perdita della moglie, Lino Banfi piange un’altra scomparsa, che attanaglia tutta la famiglia. Negli scorsi giorni si è tolto la vita Amanuel, figlio di Michele Lagrasta, cugino di Rosanna Banfi. Il 18enne era stato adottato dall’Etiopia e da lì in poi ha riempito di gioia le persone care, fino al drammatico epilogo. Si è lanciato dal settimo piano di casa a Vimodrone, nel milanese. L’unità di pronto soccorso lo ha raggiunto più presto che poteva e, nel momento dell’arrivo, era ancora vivo, sebbene in condizioni molto critiche. Quando è stato trasportato d’urgenza all’ospedale San Raffaele, ormai il suo quadro clinico era compromesso irrimediabilmente.
Lino Banfi: la drammatica morte del nipote Amanuel
Nelle ore successive Michele Lagrasta gli ha dedicato un toccante messaggio, accompagnato dal primo scatto di Amanuel, a pochi mesi di età. I suoi occhioni espressivi li avevano conquistati e non vedevano l’ora di dargli il benvenuto. Attraverso i profili social ufficiali, pure Lino Banfi si è unito al cordoglio, chiedendo scusa al ragazzo per non averlo capito: il dolore li divorerà in eterno.
Ad aver toccato i cuori è stato, però, soprattutto il post di Rosanna Banfi. La figlia d’arte, di recente concorrente a Ballando con le stelle, ha inviato una lettera alla madre, corredata da una foto in cui appare in auto con gli occhi lucidi.
Nel giorno del compleanno del genitore, per Rosanna è una fortuna che non ci sia più. Almeno così non le è toccato sopportare il dolore straziante dell’adorato fratello Nicola, a seguito del terribile episodio. Tutti si chiedono perché sia partito per “il viaggio senza ritorno”.
Per la storica compagna di Lino Banfi, donna di una sensibilità estrema, sarebbe stata una ferita troppo grande da sopportare. Ora Rosanna la implora di tenere Amanuel in braccio e di proteggere da lassù i ragazzi indifesi, dalle anime fragili, dimenticati dalla società.