La nipote di Lino Banfi e le critiche per la scelta della maternità surrogata: “Mi dicono che non è mia figlia”
La nipote di Lino Banfi ha anche risposto alle critiche sul presunto privilegio economico necessario per accedere a queste procedure
Virginia Leoni, nipote di Lino Banfi, ha raccontato la sua esperienza di maternità attraverso la fecondazione in vitro con ovodonazione. A soli 27 anni, ha ricevuto una diagnosi di menopausa precoce, una condizione che ha reso impossibile una gravidanza naturale. Dopo un percorso complesso, il 13 dicembre scorso è diventata madre di Matilde, ma la sua scelta ha attirato molte critiche.
La nipote di Lino Banfi e la risposta alle critiche

«Sono contenta e fiera di aver parlato del mio problema pubblicamente perché so di aver in qualche modo aiutato o semplicemente dato forza a molte altre ragazze», ha scritto Virginia sui social. Tuttavia, ha anche dovuto affrontare commenti negativi, alcuni dei quali mettevano in discussione il suo legame con la figlia: «Devo leggere centinaia di commenti di persone sconosciute che mi dicono che mia figlia non è mia figlia ma è figlia della donatrice».
Virginia ha spiegato come la sua gravidanza sia stata il risultato di un percorso lungo e difficile. Dopo due tentativi falliti, al terzo ciclo di fecondazione assistita la nipote di Lino Banfi ha finalmente ricevuto la conferma della gravidanza. Ha vissuto ogni momento, dalle ecografie ai farmaci, fino al parto: «Io l’ho tenuta in pancia per quasi nove mesi, io l’ho partorita dopo 15 ore di spinte e dolore, io le do il mio latte».
La nipote di Lino Banfi ha anche risposto alle critiche sul presunto privilegio economico necessario per accedere a queste procedure: «Io lavoro da quando ho 19 anni. Ho compiuto vent’anni in una cucina d’hotel, ho sempre lavorato e non mi sono mai tirata indietro davanti alle difficoltà».
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