Logan: il tono più cupo del film preoccupava i capi della Fox
Gran parte dell’attesa creatasi per Logan è dovuta al fatto che il film con Hugh Jackman non sembra il classico cinecomic, presentando un tono più cupo del solito. Un tono che finora ha premiato il titolo, addirittura presentato al Festival di Berlino, ma che inizialmente ha preoccupato i vertici della 20th Century Fox.
Il presidente Stacey Snider, durante un Q&A tenutosi in California, avrebbe così espresso la preoccupazione della compagnia, come riportato da Variety:
“All’interno, c’era vera preoccupazione per l’intensità del tono del film. È più un’elegia sulla vita e la morte. Il paradigma del film era un Western e i miei colleghi erano furiosi. Non è un Wolverine con la battuta pronta, masticatore di sigari che va a caccia di montoni, ed è iniziato un dibattito interno. Non è maledettamente noioso? Non è emozionante immaginare Wolverine come una persona vera, provato dal mondo e stanco di combattere finché una ragazzina non ha bisogno di lui?”
Logan: il tono più cupo del film preoccupava i capi della Fox
I dubbi, quando si ha a che fare con studios e produzioni così grandi, sono legittimi, ma la Fox ha già provato sulla propria pelle che i cambiamenti premiano: Deadpool ne è stato un esempio lampante.
Logan vedrà nel cast Hugh Jackman, per l’ultima volta nel ruolo di Wolverine, mentre Patrick Stewart tornerà ad interpretare Charles Xavier. Boyd Holbrook (Narcos) sarà il villain principale, un implacabile, calcolatore e violento capo della sicurezza di una multinazionale che dovrà affrontare Wolverine. Richard E. Grant (Dracula di Bram Stoker, Doctor Who, Downton Abbey) sarà invece uno scienziato pazzo, probabilmente collegato ad Arma X. Nel cast anche Stephen Merchant (The Big Bang Theory), Eriq La Salle (E.R.), Elise Neal (Scream 2) ed Elizabeth Rodriguez (Orange is the new black, Fear the Walking Dead).
Il film sarà vietato ai minori non accompagnati, così come lo è stato Deadpool. Logan uscirà nelle sale italiane il 1° marzo 2017. La regia è affidata a James Mangold, mentre la sceneggiatura è scritta da David James Kelly.