Lory Del Santo sulla tragica scomparsa del figlio Conor, avuto con Eric Clapton: “due secondi dopo non sarebbe successo” 

L'attrice e showgirl ha ricordato il tragico momento della scomparsa del piccolo: aveva solo 5 anni.

Fin da bambina Lory Del Santo ha imparato a cavarsela da sola, facendo esclusivo affidamento sulle proprie forze. Reduce dalla partecipazione all’Isola dei Famosi, l’attrice e showgirl ha provato a riavvolgere il nastro della sua vita in un’intervista al Corriere della Sera.

Lory Del Santo: la drammatica perdita di due figli

Primo piano Lory Del Santo

È nata nella stalla di famiglia. Il papà, contadino, desiderava diventare allevatore e aveva sei mucche. Purtroppo, però, morì quand’era ancora giovane, lasciando la mamma vedova e povera, con due figlie a cui provvedere. Si recava nei campi a cercare lavoro: Lory Del Santo non l’hai mai vista seduta a far nulla. L’esempio in casa di donna forte e intraprendente ha di sicuro lasciato una chiara impronta in lei.

Scoperta da Luciano De Crescenzo, che la volle come semplice comparsa per i programmi del mitico Renzo Arbore, ha avuto diverse storie con personaggi famosi. Ad esempio, con Khashoggi ebbe una liaison di sei mesi. L’aveva messa sotto il suo ombrello, ma doveva stare attenta a non uscirne. Invece – ha raccontato Lory Del Santo -, si fede ritrarre dal marinaio sul Nabila e finì su tutti i giornali del mondo.

Per un paio d’anni ha poi frequentato Gianni Agnelli. La voleva sempre lì: a Parigi, a Torino, in barca… A suo avviso, tanti uomini l’hanno reclamata perché è di compagnia, rispettosa, non pretende nulla. E ci tiene a precisare di non essere mai stata con qualcuno per un ritorno economico.

Alla bella vita hanno fatto da contraltare degli episodi tragici, delle ferite impossibili da ricucire. Il primo avvenne nel 1991: Conor, il bambino che Lory Del Santo aveva avuto da Eric Clapton, perse la vita in un tragico incidente ad appena 5 anni, cadendo dal 53° piano del grattacielo Galeria di New York. Il destino – ha detto al quotidiano di via Solferino – è fatta di secondi. Due secondi prima, non sarebbe successo.

La seconda disgrazia fu il suicidio del figlio Loren, a 19 anni. In seguito alla scomparsa la diagnosi di anedonia, ovvero l’incapacità di provare piacere per le cose della vita. Non poteva immaginare una malattia mentale. A scuola, gli insegnanti le dicevano: “sta sempre da solo, ma è bravo”. Adesso permane uno sconfortante senso di vuoto.

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