Love Actually – maestra italiana attaccata dai genitori per aver proiettato il film in classe: “ha traumatizzato i bambini”
Alcuni genitori di una scuola di Prato protesta contro la decisione di una maestra di proiettare in classe Love Actually - L'amore davvero.
I genitori degli alunni di una quinta elementare protestano, dopo che una maestra, poco prima della pausa per le festività natalizie, ha proiettato in classe il film Love Actually – L’amore davvero. Il film (uscito al cinema nel 2003) è stato diviso in due parti, la prima mostrata il 7 dicembre e la seconda il 12 dicembre. Una parte del gruppo genitoriale pretende l’allontanamento dell’insegnante, per gli effetti che avrebbe provocato ai bambini. Secondo la psicologa dell’istituto nessuno di loro è stato traumatizzato, semmai alcuni ne sarebbero usciti al più turbati. I “fatti incriminati” hanno avuto luogo a Prato.
Love Actually – L’amore davvero: la proiezione in classe genera forti contestazioni
Love Actually – L’amore davvero viene trasmesso pure in prima serata sulle reti generaliste, ma con il bollino giallo. Si raccomanda, quindi, a un pubblico minore di 13 anni accompagnata da un adulto. Contattata da Il tirreno, l’insegnante ha espresso pentimento per quanto successo. Aveva preso un titolo della propria collezione senza sapere del bollino giallo, altrimenti avrebbe preso una decisione differente. Comunque – ha proseguito -, l’iniziativa rientra nel programma di educazione sessuale, che aveva presentato ai genitori a inizio anno didattico.
La scena maggiormente contestata di Love Actually – L’amore davvero è quella in cui Judy (Joanna Page) e John (Martin Freeman) si incontrano sul set di un film, chiamati a fare da controfigura per le scene erotiche.
Dei genitori – si legge sul quotidiano toscano – avrebbero raccontato che, una volta tornati a casa, i loro figli avrebbero provato a simulare gesti erotici e altre sconcerie visti in Love Actually – L’amore davvero. In un incontro con il gruppo dei genitori e il preside della scuola primaria la maestra ha ribadito le scuse per lo spiacevole accaduto. Tuttavia, pensa che sarebbe un’ingiustizia cacciarla, svolgendo servizio da anni con il massimo impegno. Altri genitori le hanno manifestato vicinanza scrivendole messaggi ed e-mail.