Luca Argentero festeggia 47 anni: il ricordo della mitica gaffe di Simona Ventura

Luca Argentero compie 47 anni! L’attore ha colto l’occasione per tornare con ironia su un episodio diventato ormai iconico.

Luca Argentero festeggia oggi, sabato 12 aprile, il suo 47esimo compleanno. L’attore torinese, uno dei volti più amati del cinema e della televisione italiana, ha colto l’occasione per tornare con ironia su un episodio diventato ormai iconico per i fan del web: la gaffe social di Simona Ventura, risalente all’estate del 2021.

Era l’8 agosto 2021 quando, in piena euforia per i successi azzurri alle Olimpiadi di Tokyo, Argentero pubblicò su X (ex Twitter) un messaggio laconico: “40”, accompagnato da una faccina commossa, la bandiera italiana e due mani rivolte al cielo. Un tweet che celebrava le 40 medaglie conquistate dagli atleti italiani, ma che fu mal interpretato da Simona Ventura. La conduttrice, leggendo quel numero, pensò che l’attore stesse festeggiando il suo compleanno: Auguri Luca!!, scrisse nei commenti, convinta che Argentero compisse 40 anni proprio quel giorno. Peccato che l’attore ne avesse già 43.

A chiarire il fraintendimento fu lo stesso Luca:Grazie super Simo, sono le medaglie azzurre, ma ti voglio benissimo lo stesso, replicò prontamente. E la Ventura, tra le risate: Ahahah ti ho tolto tre anni, magari lo facessero a me. Un episodio che i fan non hanno mai dimenticato, e nemmeno Argentero. Oggi, nel giorno del suo 47° compleanno, l’attore ha voluto ricordare quel momento esilarante condividendo su X una foto in bianco e nero accompagnata dalla didascalia: “47 e non sono medaglie…”, una chiara citazione al tweet del 2021.

Già lo scorso anno, in occasione della chiusura dei Giochi Olimpici di Parigi 2024, Argentero aveva riportato a galla il siparietto, scrivendo: “40!!!! Ma domani… quindi cara Simona Ventura preparati, perché domani mi aspetto i tuoi auguri più sentiti”. La risposta di Ventura non si fece attendere: “Auguri Luca!! È proprio vero che per te gli anni non passano mai”, con il solito tocco di autoironia.