L’avete riconosciuto? Qui non era ancora stato dimenticato a casa dai suoi genitori, da grande è stato arrestato per problemi di droga
Chi ha vissuto gli anni Novanta in prima persona non se lo potrà mai dimenticare!
Il 17 settembre 2004 è stato arrestato a Oklahoma City per il possesso di varie sostanze, tra cui la marijuana, trascorrendo un breve periodo in carcere. Dopo essere finito in tribunale per reati minori di droga, si è dichiarato innocente in sede processuale, per poi ammettere successivamente la propria colpevolezza. Ha ricevuto tre pene detentive di un anno ciascuna e gli è stata comminata una multa. Che la vita di Macaulay Culkin sia stata regolata, una volta ottenuto il successo da bambino, risulta perciò un dato di fatto, anche se forse ha messo definitivamente la testa a posto con la nascita di Dakota, il suo primogenito, avuto da Brenda Song, co-protagonista insieme a lui in Changeland. Riavvolgiamo, dunque, il nastro e andiamo a vedere quali tappe fondamentali ne hanno scandito la carriera.
Macaulay Culkin: la storia della star di Mamma ho perso l’aereo
Macaulay Culkin nasce il 26 agosto 1980 a New York. Ottiene la grande notorietà in veste di attore bambino per la sua interpretazione di Kevin McAllister nelle pellicole Mamma, ho perso l’aereo (1990) e Mamma, ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York (1992). Proprio nel corso della sua infanzia e adolescenza diventa parecchio amico del Re del Pop, Michael Jackson.
Nel 1994 Macaulay Culkin si concede una pausa dalla recitazione. Una lunga pausa, a dire il vero, visto che torna sulle scene nove anni più tardi, con una partecipazione alla serie tv Will and Grace e una parte nel film Party Monster. Scrive un libro autobiografico, Junior, che viene dato alle stampe nel 2006.
Durante il 2013 Macaulay Culkin co-fonda il gruppo rock The Pizza Underground, di cui rappresenta il vocalist. La band, successivamente a un Tour in Nord America, decide di sciogliersi. Culkin provvede così a reinventarsi ancora, diventando editore e CEO di un portale satirico di cultura pop e podcast, Bunny Ears.