“Madame Web non è un brutto film”: Sony incolpa la stampa per il flop di Kraven e per aver “crocifisso” i suoi film Marvel

Era da sette anni che Sony non vedeva un fallimento così grande come quello di Kraven - Il cacciatore.

Il capo della Sony Pictures, Tony Vinciquerra, ha recentemente dichiarato al Los Angeles Times che Kraven – Il cacciatore rappresenta il peggior film prodotto nei quasi otto anni della sua gestione allo studio. Tuttavia, ha aggiunto di non riuscire a capire il motivo di questo insuccesso: “Perché il film non è brutto”.

Uscito nelle sale il 13 dicembre, il film ha registrato un debutto disastroso con soli 11 milioni di dollari di incasso, il peggior esordio di sempre per un film Marvel distribuito da Sony. La situazione non è migliorata: Kraven – Il cacciatore ha chiuso con 18 milioni di dollari al box office americano e 43 milioni a livello globale, risultati decisamente catastrofici per un film di supereroi. Questo flop ha ulteriormente aggravato un anno difficile per Sony, che ha già visto il deludente rendimento di Madame Web (100 milioni di dollari incassati a livello globale) e Venom: The Last Dance, il film con il minor incasso nella storia del franchise.

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Nonostante tutto, Vinciquerra ha voluto soffermarsi in particolare su Madame Web, un progetto in cui evidentemente aveva molta fiducia. “Parliamo un attimo di Madame Web. Ha avuto scarsi risultati al botteghino perché la stampa lo ha massacrato. Non era un brutto film, e su Netflix ha avuto un grande successo. Per qualche ragione, la stampa ha deciso di stroncarlo, così come ha fatto con Kraven the Hunter. Lo stesso è accaduto con Venom: la critica lo ha distrutto, ma il pubblico lo ha adorato, trasformandolo in un grande successo.”

Sony ha affrontato simili difficoltà con Morbius, interpretato da Jared Leto, anch’esso stroncato dalla critica e risultato un flop al botteghino. Questa costante avversione critica verso i film Marvel di Sony ha spinto Vinciquerra a riflettere sulla strategia dello studio, in particolare sul futuro dei cattivi legati all’universo di Spider-Man.

Secondo fonti di Variety, lo studio dovrà adottare un approccio più cauto nel decidere se un personaggio secondario dell’universo di Spider-Man sia adatto a diventare protagonista di un proprio franchise. Vinciquerra ha concluso con una metafora eloquente: “È come essere stati morsi da un serpente. Se facciamo uscire un altro film, verrà distrutto, a prescindere da quanto sia buono o cattivo”.

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