Manta Ray: le pellicola premiata a Venezia designata Film della Critica
Manta Ray, dopo aver vinto la sezione Orizzonti alla Mostra del cinema, è stato presentato in altri 18 festival, dove s’è aggiudicato ulteriori premi.
Un altro importante riconoscimento è andato a premiare la qualità di Manta Ray, film che già durante il Festival di Venezia ha riscosso ampi consensi
Il film vincitore della sezione Orizzonti all’ultima edizione del film di Venezia arriverà presto nelle sale cinematografiche italiane. Manta Ray verrà infatti distribuito a partire dal 10 ottobre.
Venezia 75 – Manta Ray (Kraben Rahu): recensione
Nel frattempo la pellicola ha ottenuto anche un altro importante riconoscimento. Manta Ray è stato infatti designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI.
Manta Ray: il film premiato a Venezia 75 da ottobre al cinema
Ecco la motivazione che ha accompagnato l’assegnazione del riconoscimento:”Manta Ray, opera prima del regista thailandese Phuttiphong Aroonpheng, racconta in maniera originale e fortemente visionaria, il dramma dei Rohingya, gruppo etnico di religione islamica del Myanmar del Nord al confine con il Bangladesh, vittima di violenze e persecuzioni da parte dei buddisti”.
Il film, avvolto da un alone di diffusa sensualità e mistero, è la storia di una possibilità di convivenza e di rinascita, in grado di scrutare le acque più oscure e accendere neon nella foresta.
Questa è la sinossi.
La storia di Manta Ray comincia in una foresta vicino a un villaggio costiero: un giovane pescatore dal biondo capello ossigenato (Wanlop Rungkamjad: è un attore affermato, partecipa allo sviluppo artistico del cinema indipendente nel suo paese) s’imbatte in un uomo ferito e privo di sensi (Aphisit Hama: per questo fashion stylist e DJ è primo ruolo al cinema) e decide di prestare immediatamente soccorso, portandolo al sicuro in casa propria. Lo sconosciuto però non proferisce parola, forse è muto oppure troppo scosso dal proprio viaggio per riprendere a parlare. Il pescatore decide quindi di assegnargli il nome di una pop star thailandese, Thongchai. Da lì a poco s’instaura un forte legame tra i due, fino a quando una mattina il pescatore scomparirà in mare (ma è vera scomparsa?). Thongchai lentamente, e quasi inesorabilmente, si ritroverà a prendere il suo posto, abitando nella sua casa, vivendo del suo lavoro e convivendo con la sua ex moglie (Rasmee Wayrana: è il primo ruolo al cinema di quest’amata cantante thailandese).
Manta Ray, dopo aver vinto la sezione Orizzonti alla Mostra del cinema, è stato presentato in altri 18 festival, dove s’è aggiudicato ulteriori premi: Golden Gateway Award per il Miglior Film al Mumbai Film Festival, Miglior regia al Thessaloniki Film Festival, una “menzione speciale” al festival di Taipei e una “menzione speciale” della Giuria Giovani al festival di Cabourg.