Maria Schneider e quelle dure parole sulla scena di sesso col burro in Ultimo tango a Parigi: “Mi sono sentita umiliata e violentata”
Dopo l'uscita del film, Maria Schneider interruppe i suoi rapporti con il regista Bernardo Bertolucci.
Esattamente settant’anni fa, nasceva a Parigi, Maria Schneider. L’attrice francese, scomparsa nella capitale francese il 3 febbraio 2011 a causa di un tumore al polmone, è ancora oggi ricordata con grande affetto dal grande pubblico. Un pubblico che nel 1972, a soli vent’anni, le regalò la fama mondiale grazie al ruolo di Jeanne ne Ultimo tango a Parigi. Il film, diretto da Bernardo Bertolucci e con protagonista Marlon Brando, le ha ritagliato una pagina nella storia del cinema, ma allo stesso tempo ha cambiato per sempre (in negativo) la sua vita, a causa di una scena.
Maria Schneider e la scena di violenza in Ultimo tango a Parigi
Sul set di Ultimo tango a Parigi, Maria Schneider dovette girare una dura scena di violenza sessuale, destinata a diventare fra le più famose nella storia del cinema. La scena in questione era prevista nella sceneggiatura sin dall’inizio, ma Marlon Brando decise di apportare delle modifiche consistenti, con il benestare del regista Bernardo Bertolucci. Maria Schneider si ritrovò così a girare un rapporto anale simulato con l’uso del burro come lubrificante.
L’attrice, nel corso di un’intervista rilasciata nel 2007 al Daily Mail, rivelò di essere stata quasi violentata nel corso delle riprese della scena e di aver dovuto affrontare diverse conseguenze a livello emotivo a causa dell’umiliazione subita: “Mi hanno quasi violentata. Quella scena non era prevista nella sceneggiatura. Io mi sono rifiutata, mi sono arrabbiata. Ma poi non ho potuto dire di no. Avrei dovuto chiamare il mio agente o il mio avvocato perché non si può obbligare un attore a fare qualcosa che non c’è nella sceneggiatura. Ma all’epoca ero troppo giovane, spiega, non lo sapevo. Così fui costretta a sottopormi a quella che ritengo essere stata una vera violenza. Le lacrime che si vedono nel film sono vere. Sono lacrime di umiliazione“.
Dopo l’uscita del film, Maria Schneider interruppe i suoi rapporti con Bertolucci. “Non ho ancora perdonato Bertolucci per il modo in cui mi ha trattata e anche quando l’ho incontrato a Tokyo 17 anni fa l’ho ignorato. Lo ricordo ancora bene sul set. Era grasso, sudato e ci ha manipolati, sia Marlon che me. Alcune mattine sul set era molto gentile e salutava, altri giorni non diceva niente, solo per vedere le nostre reazioni. Io ero troppo giovane e ingenua. E sfruttata. Per il film mi diedero solo 5mila dollari“. Nonostante il successo ottenuto, Maria Schneider – a causa della scena di violenza in Ultimo tango a Parigi e dell’immagine che Bertolucci le diede nel film – scivolò in una vita dissoluta, segnata dalla tossicodipendenza e da un tentativo di suicidio.