Martin Scorsese spende parole al miele per Quentin Tarantino

Quando un grande regista parla di un altro grande regista bisogna sempre prestare attenzione. Se poi i due registi in questione sono Martin Scorsese e Quentin Tarantino, faremmo meglio a trovare carta e penna e prendere appunti. Scorsese ha parlato del collega durante un’intervista ad Associated Press, quando ha rivelato che come regista lui è molto diverso rispetto a Quentin Tarantino. Potete leggere le sue dichiarazioni direttamente qui sotto.

La differenza tra Martin Scorsese e Quentin Tarantino

“Lui è uno scrittore. È una cosa diversa” ha affermato Scorsese. “Lui inventa storie. Io ne rimango attratto attraverso altre persone. Una cosa completamente diversa. E quindi credo sia un processo differente. Rispetto gli scrittori e vorrei poterlo essere anch’io. Vorrei poter essere in una stanza e creare quei romanzi. Non film, romanzi“. Una cosa su cui i due registi sono sicuramente differenti riguarda la fine della carriera. Tarantino ha già annunciato che dopo il decimo film si ritirerà, mentre Scorsese intende continuare fino a che potrà: “Mi incuriosisce ancora ogni cosa. E questo è solo un aspetto. Se sono curioso riguardo a qualcosa, troverò un modo. Se resisto e resisto, troverò il modo di provare a trarne qualcosa su pellicola, ma devo essere curioso riguardo al soggetto. La mia curiosità c’è ancora. Non posso parlare per Quentin Tarantino o per altri che sono in grado di creare quest’opera nel loro mondo“.

Curiosamente, l’ultimo film di Quentin Tarantino, The Movie Critic, sarà ispirato in parte anche dal celeberrimo Taxi Driver di Martin Scorsese e in particolare dal protagonista interpretato da Robert De Niro. Di recente, Tarantino aveva infatti affermato: “Pensate al tipo di cose che Travis [il personaggio interpretato da De Niro] potrebbe scrivere nel suo diario. Penso [che il critico su cui baserò il film] fosse un critico davvero in gamba. Era davvero cinico. Le sue recensioni era a cavallo tra un giovane Howard Stern e ciò che Travis Bickle avrebbe potuto scrivere se fosse stato un critico cinematografico“.

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