Marvel Studios: il loro più grande flop è un trionfo su Disney+
Il più grande fallimento nella storia dei Marvel Studios trionfa su Disney+, a dimostrazione del fatto che il nostro modo di consumare film è cambiato drasticamente.
È chiaro che il modo in cui consumiamo i film è cambiato radicalmente negli ultimi dieci anni. Questa affermazione, tuttavia, va ben oltre la scelta tra poltrona del cinema o divano, incidendo direttamente sui criteri di selezione delle produzioni che scegliamo di vedere, indipendentemente dal tipo di sala in cui lo facciamo.
Dopo aver incassato 206 milioni al botteghino, The Marvels occupa il primo posto su Disney+
Non è la prima volta, né sarà l’ultima, che un lungometraggio che passa inosservato al botteghino internazionale trova una seconda vita, ben più fortunata, nel mercato dello streaming e del video on demand, e casi recenti come quelli di The Suicide Squad, Mortal Kombat o The Last Duel, i cui incassi ammontavano rispettivamente a 168, 84 e 30 milioni di dollari, lo hanno ampliamente dimostrato.
Ebbene, l’ultimo film ad unirsi a questa collezione di “ripetenti” che finiscono per emergere a testa alta dagli esami di recupero è stato il malconcio The Marvels di Nia DaCosta. Il film, interpretato da Brie Larson, Iman Vellani e Teyonah Parris, è riuscito a incassare solo 206 milioni di incassi internazionali dopo un investimento di circa 270 milioni di dollari; ma il suo sbarco su Disney+ ha portato un po’ di gioia ai bastonati Marvel Studios.
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Secondo Flix Patrol, l’ultima avventura di Captain Marvel – e compagnia – è diventata il film più visto sulla piattaforma streaming Disney a livello globale, davanti a Oceania ed Elemental, che occupano il secondo e terzo posto, e classici moderni come Frozen ed Encanto. Senza dubbio un risultato tremendamente sorprendente a giudicare dalla scarsa accoglienza che il film ha avuto al momento della sua uscita nelle sale.
Tutto ciò sembra indicare la tendenza a relegare a casa nostra – soprattutto visto il costo di un abbonamento mensile che permette di accedere a un catalogo sempre in espansione – quei prodotti che non ci convincevano abbastanza da rischiare di sprecare soldi per il cinema, costringendoci però comunque a guardarli per paura di essere “tagliati” fuori dalle conversazioni (aka FOMO – Fear of Missing Out). Se poi quelle pellicole sono state prima affossate dalla critica, la scelta di aspettare che arrivino in streaming per non buttare soldi si fa ancora più pressante!
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