Massimo Ghini: il figlio ha il Covid “a 25 anni ricoverato per polmonite”
L'attore ha spiegato che il figlio si è contagiato a causa di un assembramento.
Il figlio di Massimo Ghini è ricoverato per polmonite bilaterale provocata dalla malattia che sta flagellando il mondo, il Covid-19
Il Covid-19 ha colpito il figlio venticinquenne di Massimo Ghini. L’attore ha spiegato che, oltre ad essere ovviamente preoccupato per il figlio – lo ripetiamo, ricoverato per polmonite bilaterale da Covid – invita tutti a stare estremamente attenti perché lui è testimone del fatto che la malattia colpisce duro anche i giovani. Proprio oggi è arrivata la notizia che al momento la terza ondata (che sta aumentando in virulenza più lentamente delle precedenti), prende di mira principalmente i giovani e l’età media dei contagiati adesso è di 44 anni.
Massimo Ghini ha detto queste parole in una recente intervista:
Dopo l’odissea di mia figlia che non riusciva a tornare da Londra in Italia, ora ho anche mio figlio di 25 anni in ospedale con una polmonite bilaterale da Covid. Il virus ora non colpisce solo gli anziani, ma anche i giovani ed è diventato molto più pericoloso. In una situazione del genere che trovo allucinante penso che la politica si debba occupare prima di tutto di questa emergenza nazionale.
Tutto è nato da un assembramento. Mio figlio e un gruppo di suoi amici avevano deciso, visto che non ne potevano più, di incontrarsi in una casa e avevano fatto tutti il tampone rapido. Invece non è servito a niente. All’inizio, quando ha scoperto di essere positivo diceva di sentirsi bene, poi dopo aver consultato il nostro medico di fiducia è stato portato di corsa in ospedale dove gli è stata diagnosticata una polmonite bilaterale. Ora sta meglio, è ancora positivo e si trova in un “Covid-hotel” e sta continuando a farsi la sua quarantena.
Di fronte a quello che ci aspetta penso che l’unico partito ancora esistente sia il Pd. Guardate cosa stanno combinando i Movimenti. Se sei un Movimento funzioni solo se ti muovi per andare contro qualcosa, da quando i 5 Stelle stanno al governo non mollano più le poltrone. Mi sento storicamente di appartenere alla sinistra e penso che ci sia un estremo bisogno di fare il Congresso, ora più che mai bisogna fare una scelta di fronte a tutti.