Matt Damon dice basta agli insulti omofobi: “Merito di mia figlia”
Matt Damon ha ricevuto una lezione che non dimenticherà.
Matt Damon ha smesso di usare insulti omofobici dopo che la figlia gli ha scritto un trattato sul perché “è sbagliato farlo”
Matt Damon ha di recente spiegato che ha smesso di usare slur omofobi dopo che sua figlia lo ha pesantemente criticato. Gli slur, per chi non lo sapesse, non sono “semplici insulti”, ma un’offesa che si riferisce a un’intera categoria o a una collettività, spesso presa di mira (vedi omosessuali, donne e disabili, per esempio). L’attore, protagonista del nuovo film La ragazza di Stillwater (recentemente criticato da Amanda Knox), ha rivelato in una nuova intervista di aver fatto uno “scherzo” con quello che sua figlia ha definito “un insulto omofobo” qualche mese fa.
Matt Damon, 50 anni, ha rivelato al Sunday Times che sua figlia lo ha duramente criticato per aver usato il termine offensivo “che inizia con la F” e che lei, indispettita, si è alzata dal tavolo. “Dai, è uno scherzo! Lo dico nel film Stuck on You (Fratelli per la pelle)”, è stata la debole scusa dell’attore che ha anche discusso dei “cambiamenti nella mascolinità moderna” e di come quella parola fosse “comune” quando era un bambino.
Ho fatto uno scherzo, mesi fa, e ho ricevuto una lettera da mia figlia. È andata nella sua stanza e mi ha scritto un lunghissimo e bellissimo trattato su come quella parola sia pericolosa. Ho capito il mio errore, non la userò più.
L’attore ha anche parlato del fatto che ora i notiziari e i giornalisti estrapolano dal contesto qualsiasi affermazione per ottenere il titolo più sensazionalistico. “Vent’anni fa non era così. Ora i tuoi testi vengono analizzati, per estrarli dal contesto e ottenere il miglior titolo possibile. Prima non importava molto di quello che dicevo, perché non faceva notizia. Ma forse questo cambiamento è una buona cosa. Quindi ora chiudo un po’ di più la mia bocca”.