Matteo Garrone sul suo Io Capitano: “è la storia di chi non viene ascoltato”

Nel suo discorso per il premio alla miglior regia, Garrone ha ringraziato i propri attori protagonisti e tutti i migranti che hanno aiutato a sviluppare il film.

Grande vincitore ai David di Donatello dell’edizione del 2024 è stato Matteo Garrone con il suo acclamato Io Capitano. La pellicola da settembre, quando ha vinto il Leone d’argento al Festival di Venezia, ha fatto un lungo percorso di premiazioni che l’hanno portato anche alla nomina agli Oscar come Miglior Film Internazionale e alle 15 nomine ai David di Donatello.

Nel corso della cerimonia ai David di Donatello, Io Capitano è risultato il grande vincitore con ben 7 statuette: Miglior film, miglior regia, miglior autore della fotografia, miglior montatore, miglior produttore, migliori effetti speciali visivi, miglior suono.

David di Donatello: il film di Matteo Garrone vince 7 statuette

Matteo Garrone - cinematographe.it

Durante la consegna del premio come miglior regista, il cineasta ha voluto ringraziare gli attori protagonisti Seydou Sarr e Moustapha Fall, ma anche le comparse, e tutti i migranti che hanno aiutato il cineasta a ricostruire e portare sul grande schermo il viaggio dall’Africa verso l’Italia raccontato dal film.

Ecco il discorso del regista Matteo Garrone: “Volevo ringraziare innanzitutto i giurati, come sappiamo la regia è legata al racconto, alla visione. E questo film nasce dall’idea di ascoltare le storie di chi di solito non viene ascoltato e soprattutto di raccontare quella parte di viaggio che di solito non viene vista. Per me è stato fondamentale fare questo film insieme a chi realmente ha vissuto quell’esperienza, quell’odissea contemporanea, e sin dalla scrittura ho lavorato con chi ha vissuto quell’avventura. Anche sul set ho avuto il realmente quella odissea contemporanea. Anche sul set ho avuto mia fortuna di lavorare con le comparse che avevano fatto quel viaggio e mi hanno aiutato a ricostruire questo racconto. Spesso mi sono ritrovato a co-dirigere il film con loro. A volte si mettevano in scena da soli e io ero il primo spettatore. Quindi regista, ma spesso spettatore. Ringrazio tutte le persone che hanno lavorato a Io capitano e ringrazio gli attori. Purtroppo, siccome non recitano in italiano non è stato possibile candidarli. Però se il film è arrivato così lontano è merito loro.”

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