Matthew McConaughey, la rivelazione sorprendente: “Ho quasi lasciato la recitazione”
Come molti suoi colleghi, nella carriera di Matthew McConaughey c'è stato un momento buio in cui è stato molto vicino ad abbandonare la recitazione.
Considerato da sempre uno degli uomini più belli del mondo, Matthew McConaughey – durante il primo decennio del ventunesimo secolo – è stato protagonista di numerose commedie leggere e romantiche, tra le quali Prima o poi mi sposo, Come farsi lasciare in 10 giorni, A casa con i suoi e La rivolta delle ex. Film che gli hanno permesso di raggiungere la fama e il successo in tutto il mondo, ma che l’hanno portato anche ad un passo dall’abbondonare il mondo del cinema e la recitazione.
Matthew McConaughey e il periodo più delicato della sua carriera
Intervistato dal collega Glen Powell per Interview Magazine, Matthew McConaughey ha raccontato il periodo più buio e delicato della sua carriera. “Ho generalmente preso la direzione opposta a quella che Hollywood voleva per me. Durante gli anni delle commedie romantiche, c’era una certa quantità di energia che potevo dedicare a quei film, e sono stati alcuni successi solidi per me. Ma volevo provare altro”, ha iniziato a raccontare l’attore.
Quando ha deciso di fare un passo indietro nei confronti di Hollywood, per Matthew McConaughey è iniziato il momento più duro: “In quel periodo la mia vita era spaventosa, e ho avuto lunghe conversazioni con mia moglie [Camila Alves] riguardo alla necessità di trovare una nuova vocazione”. In questo periodo, la star provò ad intraprendere percorsi del tutti nuovi come l’insegnamento, lo studio per diventare direttore d’orchestra o guida naturalistica. “Onestamente, pensavo di essere uscito da Hollywood e di aver abbandonato ormai quella strada”, ha aggiunto.
Una volta tornato ad Hollywood, Matthew McConaughey in pochi anni è diventato uno degli attori più acclamati e richiesti, anche per ruoli drammatici. Nel 2013 l’interpretazione di un cowboy affetto da AIDS in Dallas Buyers Club gli è valso il Golden Globe come miglior attore in un film drammatico e il Premio Oscar come miglior attore protagonista. L’anno dopo è arrivata la consacrazione definitiva con la magistrale interpretazione di Rust Cohle nella prima stagione di True Detective.