Max Tortora e quella volta che decise di non imitare mai più Alberto Sordi: il motivo rivela tutto il suo rispetto per un grande maestro
Una promessa che Max Tortora ha mantenuto nel corso degli anni.
Nel corso della sua carriera, Max Tortora è stato protagonista di serie come I Cesaroni e Baby e di film come Natale in Sudafrica, La terra dell’abbastanza, Loro e Favolacce. In pochi sanno però che l’attore ha iniziato comico e imitatore, raggiungendo la consacrazione definitiva nel 2001 grazie al programma tv Superconvenscion in cui ha proposto le imitazioni di Luciano Rispoli, Adriano Celentano, Franco Califano e Michele Santoro. Ma c’è ne è una in particolare che ha conquistato il pubblico e che è rimasta nella storia della tv italiana, ovvero quella del grande e indimenticabile Alberto Sordi.
Max Tortora e la sua decisione di non imitare mai più Alberto Sordi
Pochi giorni dopo la scomparsa di Alberto Sordi, avvenuta a Roma il 24 febbraio 2003, Max Tortora dichiarò pubblicamente che non lo avrebbe mai più imitato per rispetto alla sua memoria. Pochi giorni prima della morte del celebre attore, Tortora aveva registrato l’ennesima imitazione per il programma Visitors, ma non fu mai mandata in onda:
La mia imitazione muore con lui. Ho registrato il mio intervento a Visitors per lunedì prossimo ma non andrà in onda. E’ finito tutto.
Un amore per Alberto Sordi che ha avuto sin da bambino. La cosa che più sorprende è che la sua imitazione è nata spontaneamente senza alcuno studio:
Mai: lo imito da quando sono piccolo. Lo adoravo: io, mio padre, mio nonno, tutta la famiglia. Non avevo difficoltà nell’ imitarlo, l’ imitazione nasce dal grande affetto che provavo per lui: l’ avevo dentro di me. Era come imitare una persona a cui vuoi bene, una vecchia zia, ti viene spontaneo.
Max Tortora ha incontrato Alberto Sordi una sola volta e per farlo ha dovuto fingersi qualcun altro:
Pur di stargli vicino mi ero fatto assumere come tecnico sul set di Assolto per aver commesso il fatto. Gli feci una scena incredibile: “Faccio l’ attore, per piacere, mi aiuti: mi faccia recitare”. E lui: ” Te faccio fa’ lo sportivo”. Dopo venti giorni si ammalò il pianista, e mi accontentò. Ma quella scena l’ hanno tagliata.