Megalopolis divide la critica a Cannes: tra un “capolavoro moderno” e un “mega disastro”

Il nuovo film di Francis Ford Coppola è divisivo. Riuscirà a colpire il pubblico?

Sapevamo già che Megalopolis avrebbe seminato discordia a Cannes, ma le cronache delle persone che sono andate a vedere il nuovo film di Francis Ford Coppola somigliano più a quelle di una guerra che a quelle di un’anteprima cinematografica. Si parla di trama sconnessa, di sequenze impossibili, di Impero Romano e del film porno di Adam Driver. Una cosa è chiara: dopo 140 minuti dall’ingresso in sala (con applausi e fischi finali) il pubblico non è più stato lo stesso. E non tutti i film possono dirlo.

Megalopolis? Mega scomodo!

Le reazioni, ovviamente, non si sono fatte attendere. Damon Wise di Deadline lo ha definito “un folle capolavoro moderno che reinventa le possibilità del cinema (…) Non ha regole, è esagerato e si avvicina alla pretesa come una falena al fuoco”. In questi termini parla anche Bilge Ebiri di Vulture, che è più prosaico quando afferma che “è il film più folle che abbia mai visto in vita mia (…) Non c’è nulla in Megalopolis che sembri tratto da un film normale film”.

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Altri critici, come Richard Lawson di Vanity Fair, non sono stati esattamente positivi: “È un progetto appassionato che è andato terribilmente storto. Forse alcuni spettatori vedono valore nell’epopea del regista de Il Padrino. Molti, però, si gratteranno la testa”. Sulla stessa linea, Tim Grierson di Screen Daily lo ha definito un “disastro” e Peter Bradshaw di The Guardian ha affermato che si tratta di “un progetto appassionato senza passione, pieno di affermazioni degne di un discorso da scuola superiore sul futuro dell’umanità”.

Così, tra lo schiaffo di Jason Gorber di AVClub (“Sembra Roma della HBO riscritto da mille scimmie”) e la carezza di David Rooney su The Hollywood Reporter (“Divertente, giocoso, visivamente abbagliante e illuminato da una speranza per l’umanità che arriva nel profondo”), Megalopolis fa parlare di sé e speriamo che tutto questo rumore lo possa aiutare a trovare una casa di distribuzione. Resta da vedere se l’opera finale di Francis Ford Coppola sarà accettata dal grande pubblico, ma, francamente, le cose non sembrano molto rosee. Anche Cinematographe.it l’ha visto in anteprima a Cannes, ma la nostra recensione (che trovate qui) è decisamente meno acida e abbiamo sottolineato quanto il film sia ambizioso e complesso.