Memento, Guy Pearce critica la sua performance nel film di Christopher Nolan: “Faccio schifo”
Guy Pearce, a distanza di più di vent'anni, ha confessato di odiare profondamente la sua performance nel thriller noir Memento.
Sebbene sia tra le interpretazioni più amate dal pubblico in tutta la sua carriera, Guy Pearce non ha alcun dubbio: la sua performance in Memento – il thriller noir del 2000 scritto e diretto dal regista Premio Oscar Christopher Nolan candidato ai Premi Oscar 2002 come migliore sceneggiatura originale e miglior montaggio – è stata tutt’altro che soddisfacente, almeno per lui. L’attore lo ha confessato durante una recente intervista rilasciata al The Times per promuovere The Brutalist, film in cui interpreta Harrison Lee Van Buren.
Guy Pearce e le sue sorprendenti parole sulla performance offerta in Memento
Ai microfoni di The Times, Guy Pearce ha confessato di aver rivisto recentemente Memento. La visione – per sua stessa ammissione – gli ha procurato “una crisi esistenziale“. “Ho guardato Memento l’altro giorno e sono ancora depresso. Faccio schifo in quel film. Non l’avevo mai pensato prima ma questo mese ho partecipato ad una Q&A su Memento e ho deciso di riguardarlo davvero. Mentre lo guardavo mi rendevo conto che odio quello che ho fatto. E quindi, tutta questa storia di un dirigente della Warner che sarebbe il motivo per cui non ho lavorato più con Chris [Nolan]? È crollata del tutto. Ora so perché non ho lavorato più con Chris: è perché non sono bravo in Memento“, ha dichiarato l’attore.
Nell’ultima parte delle sue dichiarazioni, Guy Pearce si riferisce ad retroscena da lui svelato in passato, secondo cui la sua mancata collaborazione con Christopher Nolan dopo Memento fosse da attribuire all’antipatia nei suoi confronti di un dirigente Warner. “Nel corso degli anni, Nolan mi ha parlato di alcuni ruoli. Il primo Batman e The Prestige. Ma c’era un dirigente della Warner Bros. che aveva detto apertamente al mio agente che non mi capiva, che non mi avrebbe mai capito e mai assunto”, furono le sue parole.