L’avete riconosciuta? Ha fatto inebetire Kevin Spacey, adora coprirsi di soli petali di rosa rossa e ha scritto versi sull’amore saffico
Giovane e conturbante, ha fatto perdere la testa a Kevin Spacey...
Durante la sua carriera si è messa in discussione nei più svariati generi
Il fascino e il talento recitativo sono state le chiavi per conquistare il mondo di Hollywood, dando prova sul campo di avere una rara versatilità, abile a misurarsi con tematiche e generi anche molto diversi tra di loro. Nata il 13 febbraio 1979 a Newport, nel Rhode Island, fin da giovanissima Mena Suvari è diventata un’icona globale e ne avremo sempre impressa un’immagine: lei, nuda, distesa in un letto di petali di rose e ripresa dall’alto.
Trattasi del cartellone pubblicitario di American Beauty (1999), dove ha raggiunto i picchi di popolarità, sotto le sembianze della giovane e conturbante Angela, al fianco di Kevin Spacey. L’interpretazione le ha permesso di ottenere una nomination ai BAFTA in quanto miglior attrice non protagonista.
Mena Suvari intraprende dapprima un percorso da modella, avviato nel 1991, all’età di 12 anni. Nel 1995 appare in due serie televisive, E.R. e Crescere, che fatica!, debuttando nel 1997 in una pellicola cinematografica, Ecstasy Generation (Nowhere), diretta da Gregg Araki.
Intanto, riceve un’altra parte che le vale le simpatie del pubblico di teenager: quella di Heather nella commedia adolescenziale American Pie. E non si preclude nemmeno un’esperienza “musicale”, ingaggiata per il videoclip di Teenage Dirtbag dei Wheatus.
Grazie al successo riscosso, Mena Suvari riceve diverse chiamate dalle case di produzione per lavori da co-protagonista. Ad esempio, recita in film quali American Pie 2 e American School.
Altrettanto interessante è la prestazione sfoderata nel 2004, quando si cala nei panni di una poetessa lesbica in Six Feet Under. Due anni più tardi, impersona, invece, una delle giovani della Factory nel controverso Factory Girl.
Un’ulteriore ghiotta occasione le viene affidata da Ryan Murphy, che nel 2011 le affida il personaggio della Dalia Nera nella prima stagione della serie antologica American Story: Murder House.
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