Meryl Streep: “Non c’è parità per le donne. Non siamo neppure vicine”
In una proiezione anticipata di The Post, Meryl Streep e Tom Hanks hanno parlato della pellicola, soffermandosi anche su alcune realtà odierne.
Il nuovo film di Steven Spielberg, The Post, con un cast stellare che vanta la presenza tra i protagonisti di Tom Hanks e Meryl Streep, non è ancora approdato nelle sale cinematografiche, ma già fa molto discutere. Nonostante la pellicola uscirà nelle sale statunitensi il 22 Dicembre, e in quelle italiane il 12 gennaio, in questi giorni a New York si sono tenute delle proiezioni speciali e anticipate della pellicola, alla presenza del regista e del cast.
The Post ruota attorno alla vicenda che nel 1971 rese protagonista il Washington Post, per aver pubblicato i noti famigerati Pentagon Papers, documenti sullo studio, sulle tattiche e sulle relazioni degli USA con il Vietnam fra gli anni ’40 e ’60. Tom Hanks interpreterà il direttore del giornale Ben Bradlee, mentre Meryl Streep vestirà i panni dell’editore Katherine Graham. Durante la proiezione anticipata del film, la sceneggiatrice Liz Hannah ha affermato: “Secondo me questa situazione è stata una sorta di storia di formazione per Katherine. C’è qualcosa che si avvicina molto a una donna che trova la propria voce per confessare, trova il proprio coraggio“
The Post: Meryl Streep e Tom Hanks raccontano il film di Spielberg
La Streep, che ha consultato l’autobiografia della Graham e ha parlato coi suoi figli per prepararsi per la parte, si è lamentata di come sembra che siano cambiate piccole cose in quasi 50 anni, da quando la Graham è diventata la prima donna Amministratore Delegato di una delle maggiori imprese statunitensi: “Ho cercato di dire alle giovani donne quanta differenziazione c’era in quelle posizioni di leadership. Siamo arrivate in cima alla piramide, dove tutto viene deciso, ma non abbiamo parità. Non ci avviciniamo nemmeno. È molto pertinente ad oggi“.
Tom Hanks, invece, si reputa fortunato per aver avuto l’opportunità d’incontrare, prima che morisse nel 2014, l’editore Ben Bradlee. Hanks sembra essere rimasto colpito dalla passione di Bradlee per il suo lavoro, e dal modo in cui portava a termine il suo compito ogni giorno: “L’uomo che ho incontrato era così curioso, era interessato sempre a ciò che stava accadendo e a ciò che avevi da dire. Era impossibile non essere attratti da una conversazione con lui“.