Michael Bay accusato di aver ucciso un piccione durante le riprese di un film in Italia
Michael Bay è stato accusato dalle autorità italiane di aver ucciso un piccione durante le riprese del film Netflix 6 Underground.
Sembra che il celebre regista di film esplosivi Michael Bay stia passando un brutto momento, e la colpa è tutta di un piccione italiano. Bay è stato accusato dalle autorità italiane di aver ucciso un piccione durante le riprese di un suo film di successo del 2019, 6 Underground (un film originale Netflix).
Lo riporta The Wrap, delineando nel dettaglio la strana situazione legale, che deriva dalle accuse secondo cui un piccione viaggiatore sarebbe rimasto ucciso da un carrello nel bel mezzo di una ripresa, mentre il film era in produzione a Roma nel 2018. I piccioni sono considerati una specie protetta in Italia e nell’Unione Europea. In Italia è illegale danneggiare, uccidere o catturare qualsiasi uccello selvatico. Di conseguenza, dopo che un individuo che si trovava sul set (rimasto anonimo) ha scattato una foto e denunciato l’incidente alle autorità, è stato aperto un procedimento giudiziario contro il regista e la produzione del film.
Leggi anche Quanto guadagna Michael Bay? Ecco il patrimonio da blockbuster del “papà” dei Transformers
Secondo quanto riferito, Michael Bay, così come il suo team legale, hanno tentato di portare il caso fuori dal tribunale in tre occasioni nell’ultimo anno, ma non ha ancora funzionato. Il regista nega le accuse, affermando di essere fiducioso che il suo team legale avrà la meglio, una volta portata la questione in tribunale. “Sono un noto amante degli animali e un grande attivista per gli animali“, ha detto Bay in una dichiarazione. “Nessun animale coinvolto nella produzione è stato ferito o danneggiato. Né in qualsiasi altra produzione a cui ho lavorato negli ultimi 30 anni”.
“Abbiamo chiare prove video” ha continuato il regista, “una moltitudine di testimoni e agenti di sicurezza che ci esonerano da queste affermazioni. E confutano l’unica foto dei paparazzi, che fornisce una storia falsa. Mi è stata offerta dalle autorità italiane la possibilità di risolvere la questione pagando una piccola multa, ma ho rifiutato di farlo perché non mi voglio dichiarare colpevole di aver danneggiato un animale“.
Leggi anche Stephen King rivela l’unico film per cui è uscito dal cinema (perdonalo, Michael Bay)!