Michael J. Fox parla della sua amicizia con la co-star Christopher Lloyd
Michael J. Fox racconta della grande amicizia nata sul set di uno di film più leggendari della storia del cinema: Christopher Lloyd.
Ritorno al Futuro è uno dei film più famosi di sempre: le performance dei protagonisti Michael J. Fox e Christopher Lloyd sono leggendarie, rendendo la trilogia celebre ed amata nella storia del cinema contemporaneo. Chi è che non ricorda Marty McFly e Doc? L’adolescenza di tutti è stata formata dalle avventure della famiglia McFly e dai viaggi nel tempo più divertenti mai creati: Robert Zemeckis ha creato un’opera d’arte senza precedenti e l’immaginario collettivo è stato ridefinito interamente da questa trilogia integralmente portata avanti da fantasia e performance stellari.
Ciò che ha reso davvero speciale l’interazione tra il pubblico e l’opera è stata anche la grande chimica tra i protagonisti, grandi amici anche nella vita reale. Michael J. Fox e Christopher Lloyd sono amici e si vogliono un gran bene. Ecco cosa ha detto Fox della loro amicizia e del rapporto che hanno sviluppato durante le riprese.
Michael J. Fox e l’amicizia con Christopher Lloyd : le affermazioni dell’attore sono emozionante
Parlando al Sundance per presentare il suo docu-film, Michael J. Fox ha rilasciato delle dichiarazioni molto tenere riguardanti la sua co- star, svelando i dettagli del loro rapporto. “Chris è un ragazzo fantastico. È molto enigmatico“, ha detto Fox a Variety. “Mi ci sono voluti alcuni film per conoscerlo. In ‘Ritorno al futuro parte III’ abbiamo legato come non avevamo fatto negli altri film. Ho capito quanto amasse recitare. Non l’avevo mai capito prima. Sedersi e parlare di recitazione, parlare di Shakespeare e di ‘Re Lear’… Questo ragazzo può interpretare Re Lear! La gente non si aspetta questo da lui. È pieno di sorprese. Fox ha continuato: “Può raccontare la storia di un film in due secondi e tu la capisci. Noi attori normali dobbiamo dedicare ore e ore per far uscire le informazioni. Chris è bravissimo. Il suo amore per il cinema e il suo amore per la recitazione… Non è solo un pazzo, è un artista“.
Sul suo documentario Still, il regista David Guggenheim ha affermato: “Non volevo fare un film sul Parkinson. Non voglio fare un film sulla malattia. Voglio fare un film su una vita. L’unica cosa che mi ha detto è stata: ‘Niente violenza’. Speriamo che il tono del film non sia pietoso. È un film su una vita selvaggia, su un’incredibile corsa di alti e bassi e su una star del cinema di Hollywood degli anni ’80 e su quello che succede quando la vita gli lancia una sfida“.