Michael Keaton: “Perché non ho fatto Batman Forever? Colpa della sceneggiatura”
Batman di Tim Burton fu la pellicola più di successo del 1989. Il suo sequel, Batman – Il ritorno, si posizionò al terzo posto nel botteghino del 1992. Ma allora perché il protagonista dei due film, Michael Keaton, rifiutò di partecipare al terzo capitolo della trilogia? È abbastanza semplice: “la sceneggiatura faceva schifo”.
In un’intervista con The Hollywood Reporter, l’attore ha spiegato i motivi che l’hanno portato alla decisione di rinunciare al film dopo che Joel Schumacher venne scelto come regista del franchising per dirigere il terzo capitolo della trilogia: Batman Forever. Keaton è stato molto diretto:
“La sceneggiatura faceva schifo. La sceneggiatura non era buona per niente. Non capivo perché Schumacher volesse fare quello che poi ha fatto”.
Secondo Michael Keaton, ci furono molti incontri per discutere del film, ma i due non si trovavano d’accordo sulla direzione da dare alla pellicola.
“Sapevo che sarebbe andata male quando Schumacher ha detto: ‘Perché deve essere tutto così dark?'”.
Dopo l’abbandono di Michael Keaton, fu l’attore Val Kilmer ad indossare i panni dell’Uomo pipistrello nella pellicola del 1995 Batman Forever. Due anni dopo, fu George Clooney ad interpretare l’eroe nel film Batman e Robin.
Come Keaton ha spiegato a THR, la sua carriera ha subito una brusca frenata negli anni successivi al suo abbandono di Batman. L’attore, però, ha ritrovato il consenso del pubblico e della critica negli ultimi anni grazie a pellicole come Spotlight e, soprattutto, a Birdman di Alejandro González Iñarritu, che gli è valso una candidatura all’Oscar come Miglior attore protagonista. Keaton, ora, torna al cinema dal 12 gennaio con The Founder, la storia vera del fondatore della catena di fast food più famosa del mondo: McDonald’s.