Michael Keaton e la sua rivelazione shock sui cinecomic
L'attore, che ha interpretato l'Uomo Pipistrello in Batman e Batman - Il ritorno, ha svelato un'inaspettato retroscena sulla sua cultura cinematografica.
Michael Keaton, pseudonimo di Michael John Douglas, è un noto attore statunitense dalla lunga ed intensa carriera che solo recentemente è tornato in auge grazie all’interpretazione di Riggan Thompson in Birdman (2014) di Alejandro González Iñárritu, che gli è valsa la vittoria come Miglior attore in un film commedia o musicale ai Golden Globe del 2015. Detto questo, la famosa star nativa di Coraopolis è universalmente conosciuto per aver ricoperto, sul grande schermo, il Crociato Incappucciato all’interno di Batman (1989) e Batman – Il ritorno (1992), entrambi di Tim Burton. Una parte davvero fondamentale per la sua vita artistica che in qualche modo è stata, per un lungo periodo di tempo, la sua maledizione. Nonostante il divo abbia solcato indelebilmente il mondo dei cinecomic, non ne è un grande appassionato.
Michael Keaton ha vinto un Golden Globe per la sua interpretazione in Dopesick – Dichiarazione di dipendenza
In una recente intervista per Variety, proprio Michael Keaton ha infatti dichiarato che non ha mai visto integralmente un lungometraggio ispirato ad un fumetto e che non ha mai guardato completamente un titolo DC o Marvel. Il motivo, però, non è riconducibile a dell’intellettualismo spocchioso, ma semplicemente perché non ha mai avuto realmente tempo per dedicarsi a questa attività. Di seguito trovate le sue parole nel dettaglio.
So che la gente non ci crede, che non ho mai visto una versione intera di nessuno di quei film [di Batman], nessun film Marvel, nessun altro. E non dico che non lo guardo perché sono un intellettuale, fidati di me! Non è quello. È solo che ci sono pochissime cose che guardo. Inizio a guardare qualcosa e penso che sia fantastico e guardo tre episodi, ma ho altre ca**ate da fare!
Che dire? Michael Keaton è stato spaventosamente sincero ed è sicuramente apprezzabile questa schiettezza, ma ci auguriamo comunque che prima o poi riesca a colmare questa particolare lacuna cinematografica.