Michel Gondry al pubblico del Roma Cinefest: “Sono una faccia da schiaffi poco cool”
Michel Gondry, premio Oscar per Se mi lasci ti cancello, intrattiene il pubblico in una splendida masterclass al Roma Cinefest 2023.
Michel Gondry è un regista decisamente controverso: le sue pellicole sono sempre enigmatiche, complesse e spesso oggetto di discussione da parte dei critici cinematografiche. Nonostante le diatribe e le opinioni discordanti rispetto alla qualità della sua cinematografia degli ultimi anni, non si può negare che il suo stile personalissimo abbia raggiunto livelli di poesia e maestria non indifferenti. Basti citare, e ricordare, il suo indimenticabile Se mi lasci ti cancello, con protagonisti due straordinari Jim Carrey e Kate Winslet.
Per la pellicola, Gondry vinse il Premio Oscar per Miglior Sceneggiatura Originale nel 2005: uno dei prestigiosi riconoscimenti ricevuti dal regista, che appare aver creato un vero e proprio fenomeno intramontabile con questa opera. Ora, è in procinto di uscire in sala con la sua ultima fatica presentata al Roma Cinefest durante una masterclasse nella giornata conclusiva dell’evento: il titolo è Il libro delle soluzioni. Trattandosi di un’opera semi-biografica, in cui è presente l’alter ego del regista, cui ha dato il volto dell’attore Pierre Niney. Ma com’è stato scelto l’interprete? Le dichiarazioni dell’artista sono esilaranti!
Michel Gondry alla masterclass del Roma Cinefest: l’ironia sul suo nuovo film
“Come ho scelto Pierre Niney? Avevo bisogno della sua faccia da schiaffi, da personaggio poco cult per rappresentarmi al meglio ne Il libro delle soluzioni in cui in realtà racconto una mia esperienza vera al 70%” commenta ironicamente Gondry sul suo ultimo film, Il libro delle soluzioni. Niney interpreta il suo alter ego sul grande schermo e il regista ha fatto dell’ironia riguardo se stesso presentando la pellicola.
Il film sarà disponibile nelle sale cinematografiche italiane a partire dal 1 novembre 2023, ed è così che il suo creatore ha parlato di questa personalissima opera: “È vero, il protagonista di questo film è un regista che fa un atto di resistenza, con la sua creatività, le sue idee, ma a sua volta anche la troupe fa un atto di resistenza, di difesa verso le sue troppo strampalate idee che tra l’altro potevano ritardare il film“. Inoltre, parlando del fallimento, ha comunicato: “è una sequenza di soluzioni intervallate da problemi. Il successo è una sequenza di problemi, intervallati da soluzioni“. Ed è così che il suo alter ego Marc, protagonista del film e aspirante regista costruisce la sua carriera di alti e bassi, creatività e depressione, gioia estatica e vuoto totale. Il libro delle soluzioni è ciò che nasce dalle crisi creative di Marc, dalla sua lotta per fronteggiare problemi emotivi, personali e creativi.
Com’è il suo umore, ora che ha finito di creare un’opera così personale? Ansa riporta la risposta davvero ispirata del regista: “La vita non è affatto noiosa così, quando tutto finisce, ricomincio subito a sognare. Ci sono i registi che ne cominciano subito un altro, vivendo un piccolo momento di depressione, e quelli che rivivono il set con gli attori al montaggio“.