Miles Teller: l’attore di Whiplash parla del terribile incidente stradale che gli ha cambiato la vita
Il ricordo del terribile incidente di Miles Teller, che gli ha lasciato delle cicatrici sul volto.
Miles Teller, attore tra gli altri di film come Whiplash, quando aveva venti anni fu coinvolto in un incidente d’auto che quasi gli tolse la vita. Durante un’intervista per Popcorn con Peter Travers, disse “Il mio amico perse il controllo della mia macchina andando troppo veloce. La macchina si è ribaltata per otto volte. Sono andato fuori dal finestrino. L’auto è atterrato e io ero sdraiato a circa 15 metri dall’auto, privo di sensi e coperto di sangue. Il mio amico pensava fossi morto”.
L’attore all’epoca era tra il primo e il secondo anno di college e a distanza di quasi quindici anni ha ancora delle cicatrici di quell’incidente: “Ho cicatrici sul viso e dei sassi in faccia”. I medici, infatti, gli hanno detto che la rimozione chirurgica di quelle rocce avrebbe causato più cicatrici. Per anni quelle cicatrici hanno provocato problemi per l’attore, che non poteva ottenere alcuni particolari ruoli. Ecco perché si è dovuto sottoporre a dei dolorosissimi laser per rimuovere alcune di queste dal volto.
“Quando ho iniziato a fare il provino, la gente ripeteva sempre “Sì, Miles è un bravo attore, ma non ha senso che questo personaggio abbia delle cicatrici. Erano davvero brutte”.
Nonostante ciò, Miles Teller ha continuato a lavorare in numerose pellicole, in alcune delle quali avvengono incidenti automobilistici. Tra gli altri film in cui ha recitato ricordiamo: Robbit Hole di John Cameron Mitchell, Footlose di Craig Brewer, Un compleanno da leoni di Jon Lucas e Scott Moore, Whiplash di Damine Chazelle, Quel momento imbarazzante di Tom Gormican, Divergent di Neil Burger, Appuntamento con l’amore di Max Nichols, Fantastic 4 – i fantastici quattro di Josh Trank, Trafficanti di Todd Phillips, Thank you for your service di Jason Hall, Fire Squad – incubo di fuoco di Joseph Kosinski e il suo ultimo lavoro, Top gun: Maverick di Joseph Kosinski.