I Minions e l’orribile dubbio sull’origine ispirata agli esperimenti dei nazisti sui bambini ebrei: cosa c’è di vero?
Andiamo a scoprire cosa c'è di vero riguardo la terribile voce circolata sull'origine dei Minions, i buffi personaggi dei cartoni.
A lungo ha circolato una macabra storia riguardo l’origine dei Minions. Ma cosa c’è di vero dietro il racconto?
Diamo a Cesare quel che è di Cesare: internet ha significativamente migliorato le nostre vite. Tutto è più veloce, fruibile, interconnesso. Un vero e proprio oceano sconfinato di opportunità si è stagliato all’orizzonte. Tuttavia, la situazione può talvolta sfuggire di mano. Ed è esattamente quanto accaduto coi Minions, i buffi personaggi dell’omonimo cartone in grado di spopolare a livello mondiale.
La responsabilità non è da attribuirsi ai produttori dello spettacolo in sé, bensì alle voci montate ad arte da qualche buontempone, evidentemente senza null’altro di meglio da fare. Pochi dopo giorno l’uscita nelle sale cinematografiche del film a loro dedicato del 2015, spin-off/prequel della trilogia di Cattivissimo me, un ragazzo spagnolo ha lasciato credere, tramite un post su Facebook, che gli esilaranti aiutanti tuttofare di Gru fossero stati ispirati a una serie di esperimenti nazisti applicati sui bambini ebrei.
La notizia – lo diciamo apertamente, onde evitare di alimentare dubbi – è una fake news. Eppure, ha ugualmente fatto il giro del web in tempi rapidissimi, sfruttando il paragone tra un’immagine di repertorio e un’altra dei Minions. La foto era accompagnata da un eloquente messaggio dove si sosteneva che Minions, dal tedesco ‘minion’, ossia schiavo’, fosse il nome attribuito ai bambini ebrei, utilizzato da scienziati nazisti mentre eseguivano i loro esperimenti. I piccoli soffrivano, e poiché non parlavano tedesco, le uniche parole da loro pronunciate erano suoni fonte di risate per i tedeschi.
In una manciata di ore, l’intervento è stato condiviso oltre 40 mila volte. Lo scatto pubblicato ritrae persone con un casco in testa decisamente assomiglianti ai Minions. In realtà appartiene, però, al Royal Navy Submarine Museum della Gran Bretagna e raffigura dei sommozzatori alle prese con una esercitazione di salvataggio all’inizio del Novecento.