Miriam Margolyes, attrice di Harry Potter, rivela: “non riesco più a camminare, sono stata certificata disabile”
L'interprete di Pomona Sprout in Harry Potter non ha, però, perso il suo sorriso.
Miriam Margolyes, nota per aver interpretato la professoressa Pomona Sprout nella saga di Harry Potter, non versa nelle migliori condizioni di salute. Ne parla, a cuore aperto, la stessa attrice, trasparente verso quegli stessi fan che l’hanno sostenuta nei decenni di onorata carriera.
Miriam Margolyes colpita da stenosi spinale
L’attrice, 83 anni, ha rivelato, infatti, di soffrire di stenosi spinale. Con il restringimento del midollo spinale, tale condizione può provocare dolore, intorpidimento e debolezza muscolare. A causa della patologia, ha difficoltà a camminare e utilizza diversi ausili come bastoni, deambulatore e, più di recente, uno scooter elettrico. Fatica a camminare ed è definita “disabile”, ha ammesso in un’intervista a Closer Magazine.
Usa qualsiasi tipo di assistenza. Possiede due bastoni e un deambulatore: una vera noia. Da poco ha preso uno scooter rivolto agli invalidi, e lo trova davvero divertente. Nonostante i problemi, Margoyles conserva il suo caratteristico umorismo e affronta la situazione con leggerezza. Parlando del suo ultimo acquisto, lo ritiene una sorta di giocattolo, utile a fare la spesa perché ha un cestino sopra, e si diverte un mondo a girarsi sopra.
Oltre alla stenosi spinale l’interprete deve affrontare anche le conseguenze dell’osteoporosi, diagnosticatale in precedenza. Inoltre, nel 2023 è finita sotto i ferri per sostituire la valvola aortica. Malgrado ciò, riesce a tenere alto il morale, a riprova di quanto sia importante la personalità. Invece di barricarsi in un lungo silenzio e autocommiserarsi, riesce ad apprezzare le piccole cose, senza dare nulla per scontato.
Da esempi così è solo possibile trarre delle preziose lezioni, e il nutrito stuolo di ammiratori lo sottolineano in rete. Dispiaciuti nell’apprendere le complicazioni, sono comunque rallegrati nel constatarne la voglia di godersi la parte finale della vita al meglio delle sue facoltà.