Monica Guerritore appoggia il pensiero di Pierfrancesco Favino: “Difendiamo il nostro cinema”
Arrivata a Venezia per ritirare un premio, l'attrice ha appoggiato senza mezzi termini il pensiero di Pierfrancesco Favino sugli attori stranieri che interpretano personaggi del nostro paese.
“Vorrei solo che gli attori italiani fossero più partecipi nei film internazionali, dove gli stranieri interpretano italiani. Vediamo sempre attori messicani interpretare personaggi messicani, ma quanti personaggi italiani non vengono interpretati da attori italiani? Ci sono tanti attori italiani, di talento, giovani, che parlano anche discretamente in inglese, che aspettano solo qualche opportunità. Dategli delle chance!”. Con queste parole, dichiarate durante la conferenza stampa del suo nuovo film Comandante, Pierfrancesco Favino ha fatto scoppiare quello che è a tutti gli effetti il tema del Festival di Venezia 2023. Una polemica non troppo velata che è stata appoggiata da diversi esponenti del cinema italiano, tra cui Monica Guerritore.
Monica Guerritore difende la polemica di Pierfrancesco Favino
Arrivata in laguna perché premiata nell’ambito del Women in Cinema Award, Monica Guerritore ha dato ragione a Pierfrancesco Favino, tirando in ballo anche il suo primo film da regista, dedicato all’indimenticabile figura di Anna Magnani. “Difendiamo il cinema italiano, i suoi protagonisti, il mestiere dell’attore. Non dobbiamo generalizzare, ma esistono personaggi con una identità talmente definita che solo ricreandola si può renderli universali, ecco perché sono pienamente d’accordo con Pierfrancesco Favino. Anche io mi sono sentita dire che se avessi affidato il ruolo della Magnani ad una star americana avrei conquistato il mercato mondiale, ma la Magnani non può che essere interpretata da un’attrice italiana. Noi siamo la nostra lingua, i nostri gesti, la memoria condivisa, le nostre intemperanze e la nostra resistenza alle avversità, la nostra energia. Tutto questo ci racconta, non solo una scenografia“, ha esordito l’attrice.
“L’Italia ha grandissimi attori professionisti e Magnani ne è il faro. I suoi personaggi non sono mai frutto dell’improvvisazione ma il risultato di studio, lavoro, intelligenza e fatica. Il mio film vuole raccontare anche questa parte sconosciuta di lei. È stata la prima a difendere il mestiere dell’attore ma il tempo cambiava, il Cinema cambiava, una curva improvvisa che piano piano l’ha emarginata. Certo, sarebbe bellissimo arruolare nel cast grandi attori americani per interpretare i ruoli di Tennessee Williams, Hal Wallis, Ingrid Bergman che hanno fatto parte della vita di Anna Magnani. Sembra impensabile? Conto sull’amore che il mondo del Cinema americano nutre verso di lei, perché non sperare? Ciò non toglie il fatto che la prima pellicola su Anna Magnani debba essere italiana. Nei cinquant’anni dalla sua scomparsa sarà il tributo dell’Italia e di tutto il suo Cinema alla più grande, la prima a conquistare Hollywood“, ha aggiunto Monica Guerritore.