Morbius: il regista risponde alle critiche sul film
Daniel Espinosa, in una recente intervista, ha raccontato un aneddoto artistico.
Morbius, il nuovo lungometraggio Marvel-Sony diretto da Daniel Espinosa (Life – Non oltrepassare il limite, Child 44 – Il bambino numero 44), è attualmente nelle sale italiane portando sul grande schermo un inedito antieroe vampiro che si inserisce a gamba tesa nell’universo indipendente dell’MCU nel quale sono presenti anche Venom e, prossimanamente, Madame Web e Kraven il Cacciatore. La pellicola, che vede come protagonista Jared Leto nei panni di un dottore con una rara malattia al sangue che trova una cura molto rischiosa, è stato asfaltato letteralmente dalla critica di tutto il mondo, con votazioni decisamente molto basse.
Nonostante il pubblico non sia dello stesso avviso riguardo Morbius e anzi, al botteghino la realizzazione sta andando piuttosto bene, il regista del titolo si è sentito in dovere di dire qualcosa riguardo questa ondata di malcontento in una recente intervista per Insider. Spinosa ha spiegato che anche in passato è stato attaccato riguardo una sua creatura e che generalmente, per quanto sia molto critico anche con sé stesso, trova sempre alcune caratteristiche delle sue pellicole che lo rendono orgoglioso. Di seguito le sue parole nel dettaglio.
Quando ho girato il mio primo lungometraggio, Babylon Disease, ricordo che un giorno, tornando a casa in metropolitana, ho bevuto qualche drink, ed ero un po’ ubriaco. Qualcuno mi ha dato una gomitata sul treno e ha detto: ‘Devo dirti cosa c’è che non va nella seconda scena del tuo lungometraggio’ e io ero tipo, ‘Bene, ok.’. Il punto che sto sottolineando è che è una cosa strana rendere qualcosa che è così pubblico. Guarda, ho molto odio per me stesso, quindi sono molto critico con il mio lavoro. Cerco sempre di concentrarmi sull’essere migliore. Ma sono anche orgoglioso di quello che faccio. Ci sono parti in tutti i miei film di cui sono davvero orgoglioso.
Dunque il film-maker ha fatto intendere che le valutazioni negative non lo toccano più di tanto, in primis perché lui è il più grande critico di sé stesso e secondo perché comunque, alla fine della corsa, è sempre fiero di quello che fa. Vi ricordiamo che l’opera, che è arrivata nelle sale italiane il 31 aprile, è prodotta da Columbia Pictures, Marvel Entertainment, Arad Productions e Matt Tolmach Productions.