Morgan Freeman e le conseguenze del diventare troppo famoso
Da giovane, Morgan Freeman aspirava a essere un "camaleonte".
Morgan Freeman, leggenda di Hollywood con oltre cinque decenni di carriera, ha recentemente condiviso la sua esperienza sulle conseguenze del raggiungere un immenso successo nel mondo del cinema. In un’intervista rilasciata a El País, l’attore di 86 anni ha esplorato i cambiamenti nella sua carriera e nel tipo di ruoli che gli vengono offerti.
Quest’anno, il pubblico avrà l’opportunità di vedere Morgan Freeman in My Dead Friend Zoe
Da giovane, Morgan Freeman aspirava a essere un “camaleonte”. Tuttavia, con l’aumentare della fama, l’attore ha notato un cambiamento significativo nel modo in cui veniva percepito dall’industria cinematografica. Ha ammesso che diventare una star ha limitato la varietà dei ruoli disponibili, poiché le persone coinvolte nella selezione degli attori spesso desiderano esclusivamente “Morgan Freeman”, piuttosto che personaggi diversificati e sfaccettati.
Così, Morgan Freeman ha interpretato personaggi iconici come il saggio detenuto Red in The Shawshank Redemption e incarnando persino la figura di Dio in vari film. L’attore ha anche citato altri grandi nomi del cinema, come Robert De Niro, sottolineando come anche lui abbia affrontato sfide simili nel mantenere la varietà nella recitazione mentre la sua carriera avanzava.
Tuttavia, l’attore rimane un fervente sostenitore della possibilità di sperimentare e reinterpretare se stessi attraverso nuove sfide recitative, anche in età più avanzata, citando esempi di colleghi come Henry Winkler e Jack Nicholson, che hanno continuato a sorprendere il pubblico con ruoli fuori dal comune, dimostrando che l’età e la reputazione non devono limitare la versatilità di un attore.
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