Morgan Freeman rivela il più grande segreto di Clint Eastwood: “Succede solo quando gli metti un microfono davanti”

Morgan Freeman ha condiviso una curiosità sull'iconico Clint Eastwood, svelando che, l’elemento chiave del suo inconfondibile stile, è la sua voce.

Clint Eastwood, il leggendario cineasta, ritorna sotto i riflettori con la prima di Giurato numero 2, il suo quarantesimo film da regista. Come previsto, non appare come attore, ruolo che ha abbandonato da tempo per concentrarsi sulla regia. La sua ultima interpretazione risale a Cry Macho, probabilmente il suo addio definitivo davanti alla macchina da presa, segnando una svolta di priorità nella sua carriera.

Oggi, però, ci interessa un dettaglio distintivo che lo ha reso immediatamente riconoscibile come attore: il suo timbro vocale unico. Morgan Freeman, suo amico e collega in film iconici come Unforgiven e Invictus, ha condiviso un’osservazione curiosa in un’intervista a Esquire, svelando che l’elemento chiave dell’inconfondibile stile di Eastwood è proprio la sua voce:

“Non è la sua vera voce. La voce che usa sul set è diversa da quella che adotta fuori dalle scene. Questo cambiamento risale al periodo in cui interpretava L’uomo senza nome nei western di Sergio Leone. Da allora, ha mantenuto quel tono particolare, e la gente lo riconosce proprio per questo. In privato, non la usa mai. Ma basta mettergli un microfono davanti, ed eccola lì. Non so il motivo, ma è così.”

Morgan Freeman rivela il più grande segreto di Clint Eastwood

Il tono di Eastwood ha alimentato molte speculazioni sulla sua origine. Alcuni sostenevano che si fosse ispirato a Marilyn Monroe, ma in un’intervista a Parade nel 2021, Clint ha chiarito che non è così, raccontando invece di una singola connessione con la celebre attrice:

“No, non mi ha mai influenzato. Una volta avevo fatto un provino per un ruolo in Bus Stop quando ero giovane. Il regista, Josh Logan, doveva scegliere tra me e John Smith. Ero entusiasta perché Marilyn era bellissima e mi sono detto: ‘Chissà, magari funziona’. Ma poi Logan ha scelto un altro attore di New York. Mi è sembrato di arrivare a un passo da un fuoricampo, ma poi… niente.”

Eastwood non ha mai rivelato altro su come abbia sviluppato quella voce inconfondibile in Per un pugno di dollari, e questo riserbo aggiunge un’aura di mistero che ha arricchito la sua figura di attore. E sembra proprio che quest’aura, così ben coltivata negli anni, faccia ormai parte del fascino intramontabile di Clint Eastwood.

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