Mortal Kombat (2021) – cosa ne pensa la stampa estera?

L'embargo per le recensioni di Mortal Kombat è scaduto, siete curiosi di scoprire cosa ha scritto la stampa estera?

Il nuovo film di Mortal Kombat è finalmente arrivato, ecco quali sono le prime impressioni

Dopo una lunga attesa fatta di posticipi ed esitazioni è finalmente arrivato Mortal Kombat, il nuovo reboot live-action basato sulla celebre serie videoludica di picchiaduro. Negli Stati Uniti il film è uscito nelle sale e su HBO Max, mentre noi in Italia dovremo aspettare di scoprire la data d’uscita. Questa nuova pellicola targata Warner Bros. si concentra su un nuovo personaggio di nome Cole Young, ma al suo interno si trovano anche personaggi celebri del franchise come Liu Kang, Sub-Zero e Scorpion. L’embargo per le recensioni è scaduto e la stampa estera ha fatto uscire le sue opinioni in merito, siete curiosi di scoprire cosa hanno scritto?

Mortal Kombat

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Il franchise di Mortal Kombat non ha mai ottenuto un film live-action che ricreasse fedelmente la violenza per cui la serie è famosa, ma stando a queste recensioni questa volta è diverso. Il sangue e gli incidenti mortali che appaiono nel film hanno ricevuto il maggior numero di elogi, in particolare dalle testate videoludiche, che hanno sicuramente più familiarità con il materiale originale.

Nella sua recensione ComicBook.com ha elogiato il cast e i combattimenti, descritti come “divertenti e frenetici”. Hanno però fatto notare come ai personaggi venga dato poco spazio per crescere. “È difficile non esultare e trasalite per ogni parte del corpo staccata o esplosa”, conclude.

GameSpot scrive che: “Questa nuova versione di Mortal Kombat è uno degli adattamenti di videogiochi di maggior successo finora. Sebbene non sia perfetta, cattura meravigliosamente l’essenza del franchise dei videogiochi. [..] In nessun momento smetti di divertirti grazie ai personaggi, ai combattimenti, alle mosse speciali, all’abbondanza di cenni ai videogiochi e alla costruzione del mondo che ci mette in condizione di richiedere un sequel”.

Game Informer avvisa i fan che se cercano il “vero spirito di Mortal Kombat” allora non rimarranno delusi. “Le scene di combattimento sono fantastiche, i personaggi sono ben rappresentati e il nuovo arrivato Cole Young è una solida aggiunta al cast”, aggiunge nella sua recensione. Ma la testata precisa che la sceneggiatura ha dei difetti e che la trama era sicuramente migliorabile.

Il sito di spicco IGN scrive che: “In una spettacolare esibizione di battaglie e di arti marziali con sangue, fegato ed effetti visivi, questo nuovo adattamento dei videogiochi forse morde un po’ più di quanto possa masticare, tentando di realizzare quella che è essenzialmente una storia d’origini su un supereroe in stile Avengers, dove tutti fanno squadra. Di conseguenza, la prima metà del film si blocca un po’ e allora alcuni personaggi che meritano davvero più tempo sotto i riflettori finiscono per essere superficiali e dimenticabili. Tuttavia, trova la sua base nella seconda metà e offre una versione allegramente dozzinale e divertente di uno dei franchise più storici dei giochi, un solido punto di partenza per film futuri”.

Mortal Kombat - cinematographe.it

Il The Guardian non sembra aver apprezzato il modo in cui si sono posti gli attori, definendoli “tecnicamente impressionati ma autorizzati ad eseguire un semplice cosplay”. Il film è stato paragonato anche alle pellicole che passano in TV: “Mentre l’estetica trash di McQuoid funziona a raffiche, altre volte sembra solo un gradino sopra a un vecchio film televisivo a buon mercato. Mortal Kombat avrebbe beneficiato di una serie di cose – un senso dell’umorismo più acuto, una sceneggiatura più coerente, un montaggio più serrato, meno musica techno – ma la sua pura energia maniacale potrebbe essere quasi sufficiente per alcuni. Per il resto, dell’alcol potrebbe aiutare”.

Entertainment Weekly elogia le uccisioni brutali e il sangue, al livello di quelle viste nei videogiochi. Particolare attenzione fa a una scena in cui un corpo viene diviso a metà, dall’alto verso il basso, dal cappello rotante con tanto di lama incorporata di Kung Lao.

Collider non ci va giù leggero e definisce l’intrattenimento di Mortal Kombat “stupido”. “Forse, data la scarsità di film d’azione con rating R dell’ultimo anno, le persone continueranno a godere della sottile pappa del divertimento stupido e della violenza insensata di Mortal Kombat. Le persone devono certamente trarre gioia dove possono trovarla, ma è difficile trovarla in un film che si prende così sul serio nonostante le sue sciocche origini e premesse. Mortal Kombat sembra essere imbarazzato dall’essere Mortal Kombat”.

Infine, il NY Post elogia le sequenze di combattimento di Huang e Lin, anche se ammette che “non vedremo mai questi ragazzi agli Oscar o in un film Marvel”“Ogni volta che una di queste stupide vecchie proprietà viene rifatta, il pubblico si siede nel timore che venga trasformata in un’allegoria, o in una dichiarazione sulla politica degli Stati Uniti, o nella realizzazione della visione oscura di qualche vecchio smanettone. Mortal Kombat non è nessuna di queste cose. È solo un divertimento semplice e impenitente”.