Addio Douglas Slocombe, direttore della fotografia di Indiana Jones
Douglas Slocombe, il direttore della fotografia che collaboro con Steven Spielberg alla realizzazione del primo e del terzo film di Indiana Jones, si è spento a Londra all’età di 103 anni. A darne la notizia la famiglia. Il tre volte nominato all’Oscar, vincitore di tre BAFTA Awards per Il servo (The Servant) del 1963, Il grande Gatsby (The Great Gatsby) del 1974 con Robert Redford e Mia Farrow e Giulia (Julia) del 1977.
Addio Douglas Slocombe, direttore della fotografia di Indiana Jones
Slocombe ha iniziato a lavorare come fotografo per le riviste Life e Paris-Match, ed era in Danzica nel 1939, in vista dell’invasione nazista. Disse successivamente alla BBC di essere riuscito a scappare via grazie a un carretto.
Intraprese la carriera di direttore della fotografia nel 1940, concludendola nel 1989, con la realizzazione di Indiana Jones e l’ultima crociata di Steven Spielberg, per cui curò l’intera trilogia.
Durante la sua lunga carriera ha lavorato anche con Norman Jewison (Jesus Christ Superstar and Rollerball) e Trevor Nunn, ma è satta certamente la sua collaborazione con Spielberg in occasione di Indiana Jones e il tempio maledetto (1984) e Indiana Jones e l’ultima crociata (1989) a renderlo noto ai più. Ricevette la sua prima nomination all’Oscar nel 1982 con Raiders Of The Lost Ark, e poi con Travels With My Aunt nel 1973 e Julia nel 1978.
Potrebbe interessarti anche Steven Spielberg: il regista dell’utopia interiore
C’è fantascienza nello spazio tra
te e me
Una creazione con una grande trama
dove sono io il mostro pauroso
Telling Stories sembri che parli d’altro, ma in realtà è una canzone molto visionaria e simbolista,Tracy Chapman quando scrive arriva ad ogni confine, senza permesso, senza passaporto, inclina tutti i piani e li conquista rigirandoti come un mulino a vento. Come quelli di Don Chisciotte. Lui ammise in tutta onestà che al mondo esiste l’utopia e che serve a camminare. E se c’è un regista che ha imparato a camminarci a braccetto è proprio Steven Spielberg. Un essere analitico e metaforico, che ha dato forma visiva ad ogni pensiero, ogni barlume dal più disincantato al più disciplinato, con una carica di realtà che non si è mai persa tra il fantasy e la narrativa. CONTINUA A LEGGERE