Morto Ettore Scola, maestro del cinema italiano
Si è spento stasera a Roma, al reparto di cardochirurgia del Policlinico, il maestro Ettore Scola, noto per capolavori come C’eravamo tanto amati o La famiglia. Il regista aveva 84 anni ed era entrato in coma domenica scorsa. Nato a Trevico il 10 maggio del 1931, si trasferisce con la famiglia a Roma ancora in fasce, andando a vivere nel rione Esquilino. Comincia a scrivere sceneggiature di commedie all’italiana negli anni cinquanta, spesso in coppia con Ruggero Maccari; esordisce alla regia nel 1964, ma il primo grande successo arriverà quattro anni dopo, dirigendo Alberto Sordi, Nino Manfredi e Bernard Blier in Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa? Gli anni settanta rappresenteranno il decennnio di maggior successo per Ettore Scola: è infatti del 1974 il suo capolavoro più conosciuto, C’eravamo tanto amati (tra i più memorabili esempi di commedia all’italiana) con Stefania Sandrelli, Vittorio Gassman, Nino Manfredi, Aldo Fabrizi, Stefano Satta Flores e Giovanna Ralli, del 1976 Brutti, sporchi e cattivi, con Nino Manfredi, e del 1977 Una giornata particolare, con Marcello Mastroianni e Sofia Loren. Scola riceve un’ottima accoglienza da parte della critica con La famiglia (1987), commedia che ripercorre 80 anni di storia (1906-1986) attraverso la saga di una famiglia, in cui spiccano le intepretazioni di Vittorio Gassman, Stefania Sandrelli e Fanny Ardant.
Ettore Scola: addio all’icona del cinema italiano
Ettore Scola riceve il David di Donatello alla carriera in occasione dei suoi 80 anni; nel corso della sua lunga e prolifica carriera ha vinto sei David di Donatello e ha ricevuto quattro nomination all’Oscar come miglior film straniero: nel 1977 per Una giornata particolare, nel 1978 per I nuovi mostri, nel 1983 per Ballando ballando e nel 1987 per La Famiglia.
Un 2016 che si apre decisamente in maniera mesta per il mondo dello spettacolo. Ciao Ettore, il tuo talento continuerà a brillare attraverso le tue indimenticabili ed immortali opere.
Fonte: Ansa