È morto Gastone Moschin, l’architetto Rambaldo Melandri di Amici Miei
Aveva 88 Gastone Moschin, attore veneto celebre per il ruolo dell'architetto Rambaldo Melandri nell'iconico film Amici Miei
È morto oggi, 4 settembre, l’attore italiano Gastone Moschin. L’attore e doppiatore di origine veronese aveva iniziato la sua carriera nella commedia italiana nel 1955 con il film La rivale, di Anton Giulio Majano e nel 1959 con Audace colpo dei soliti ignoti. Tutti, però, lo ricorderanno sempre come il romantico architetto Rambaldo Melandri in Amici miei, dove ha recitato al fianco di Ugo Tognazzi, Philippe Noiret, Adolfo Celi e Duilio Del Prete.
Gastone Moschin, però, aveva raggiunto la fama già nel 1962 grazie al ruolo del codardo Carmine Passante in Gli anni ruggenti, film che lo consacra alla commedia all’italiana. Nel 1963 recita per Damiano Damiani in La rimpatriata e per Antonio Pietrangeli in La visita. Nel 1965 è Adolf nella commedia d’azione Sette uomini d’oro, film di culto che generò un sequel (Il grande colpo dei sette uomini d’oro), nonché un paio di variazioni (Sette volte sette e Stanza 17-17 palazzo delle tasse, ufficio imposte). Nel ’66 si dedica al cinema drammatico con Le stagioni del nostro amore di Florestano Vancini e in Signore & signori di Pietro Germi. Quest’ultimo gli vale un Nastro d’argento come miglior attore non protagonista. Verso la fine degli anni Sessante è nel cast di Italian Secret Service e in Sissignore di Ugo Tognazzi. Lo stesso anno lo troviamo in Dove vai tutta nuda? di Pasquale Festa Campanile, con Tomas Milian e Maria Grazia Buccella.
Con il termine della trilogia di Amici miei (1985), le sue apparizioni al cinema si diradano sempre di più, ma torna al cinema nel 1996 grazie a I magi randagi di Sergio Citti. La sua ultima interpretazione è per Renzo Martinelli in Porzus e nel documentario del 2010 dedicato ad Amici Miei L’ultima zingarata.