Morto Ivano Marescotti: addio al prolifico attore romagnolo
Il prolifico attore Ivano Marescotti - che ha lavorato anche a Hollywood con registi come Ridley Scott - è morto a 77 anni a causa di una lunga malattia.
Ci lascia a 77 anni Ivano Marescotti, celebre e amato attore, regista e drammaturgo italiano. È morto il 26 marzo a Ravenna, dove da qualche giorno era ricoverato in ospedale a causa del peggioramento delle sue condizioni fisiche legate a una grave malattia che lo affliggeva da tempo. Marescotti lascia la moglie Erika Leonelli, che aveva sposato solamente un anno fa, e la figlia Iliade. L’anno scorso l’annuncio del ritiro dalle scene per dedicarsi completamente al Teatro Accademia Marescotti di Ravenna. Tra gli ultimi film interpretati troviamo Bar Giuseppe di Giulio Base e Free – Liberi di Fabrizio Maria Cortese. In TV tra le sue ultime apparizioni troviamo Don Matteo, Din Don – Il ritorno e Màkari.
Nato a Villanova (nel comune di Bagnacavallo, nella Bassa Romagna), Ivano Marescotti entra nel mondo del teatro nel 1981, dopo aver lavorato presso l’ufficio urbanistica del comune di Ravenna. Lavora con registi come Leo de Berardinis, Mario Martone, Carlo Cecchi, Giampiero Solari, Giorgio Albertazzi, Marco Martinelli. L’esordio al cinema è datato 1989, con una piccola parte nel film La cintura. Nello stesso anno l’incontro con Silvio Soldini e la partecipazione al film L’aria serena dell’ovest, la scintilla che lo spinge a dedicarsi al mondo del cinema.
Da qui la sua carriera è decollata vertiginosamente, con la partecipazione a più di 50 pellicole. Durante la sua vita da attore Ivano Marescotti ha lavorato con registi del calibro di Anthony Minghella, Ridley Scott e Roberto Benigni (indimenticabile in Johnny Stecchino e Il mostro), nonché Marco Risi, Pupi Avati, Maurizio Nichetti, Antonello Grimaldi e Klaus Maria Brandauer. Le sue interpretazioni gli portano 6 candidature ai Nastri d’argento. La vittoria nel 2004 per l’interpretazione nel cortometraggio Assicurazione sulla vita di Tommaso Cariboni e Augusto Modigliani.
Nel 1993 inizia un lavoro di recupero del romagnolo, tornando in teatro con i testi di Raffaello Baldini, per poi rileggere e riscrivere alla sua maniera personaggi come Dante e Ariosto. Dal 2002 il Comune di Conselice gli assegna in gestione la programmazione del Teatro comunale dove, oltre a gestire un cartellone teatrale nazionale, progetta e produce i suoi spettacoli. Nel 2004 costituisce la Patàka S.r.l. con la quale gestisce le proprie proposte culturali.