Netflix nega di distribuire i contenuti in base alla razza degli spettatori

Il servizio di streaming digitale si difende dall'accusa di indicizzare i contenuti in base alla razza dei fruitori.

Il gigante dello streaming Netflix sta cercando di difendersi dalle accuse, arrivate via social network, che vorrebbero il colosso rivolgersi agli spettatori in base alla loro razza

Netflix, secondo gli accusatori, si rivolgerebbe agli spettatori “usando” la loro razza d’appartenenza per promuovere le sue serie televisive e le offerte cinematografiche. Stacia L. Brown, ideatrice del podcast che si chiama Rise of Charm City, anche autrice per il Washington Post, Buzzfeed, Rolling Stone e altri media, ha attirato l’attenzione su questo punto via Twitter, dopo aver visto alcuni film su Netflix che le venivano pubblicizzati mediante manifesti che rappresentavano personaggi di colore, anche se nel film recitava un cast prevalentemente caucasico.

Nello specifico – e per farsi ben comprendere – la Brown ha pubblicato una foto del suo account Netflix con il poster del film che pubblicizzava la commedia di Lauren Miller Rogen intitolata Like Father, inserito sulla piattaforma di streaming durante l’estate. Il film vede la partecipazione nel cast di Kristen Bell e Kelsey Grammer nei ruoli principali, con Seth Rogen, Paul W. Downs e Zach Appelman in ruoli secondari ma Netflix ha promosso il film mostrando un poster (alla Brown, a quanto pare), che mostrava gli attori di colore del film. Non solo Ouzts e Brook non sono i protagonisti del film ma, come ha notato la Brown, appaiono sullo schermo per “forse 10 minuti” e hanno solo “20 battute tra di loro”. E dunque non sarebbe giustificabile promuovere un contenuto con persone che hanno ruoli di così poca rilevanza. Da qui le accuse verso il gigante dello streaming.

Tobi Aremu, un regista di Brooklyn, New York, aveva notato qualcosa di simile nel modo in cui Netflix ha pubblicizzzato al suo account la commedia romantica uscita in estate, Set It Up. Aremu ha infatti detto al The Guardian che, invece di un poster che rappresentava i personaggi principali, che sono Zoey Deutch e Glen Powell, Netflix pubblicizzava Set It Up a lui con gli attori non protagonisti, Lucy Liu e Taye Diggs. Il regista ha detto che sembrava che la Liu e Diggs fossero i protagonisti in quella locandina, mentre invece la storia d’amore si sviluppava tra gli altri due personaggi, una coppia bianca, cioè.

E molte altre persone si sono rese conto di questa cosa. Così Netflix ha pubblicato una dichiarazione ufficiale sull’argomento che recita (via The Fader):

Alcuni report segnalano che noi ci basiamo sui dati demografici quando personalizziamo i contenuti che promuoviamo, ma questo non corrisponde al vero. Non chiediamo ai membri la loro razza, il loro genere o la loro etnia d’appartenenza quindi non possiamo usare queste informazioni per personalizzare la loro esperienza individuale su Netflix. Le uniche informazioni che usiamo sono le cronologie di visualizzazione dei membri. In termini di miniature per pubblicizzare i contenuti, queste sono diverse e cambiano regolarmente per garantire che le immagini che mostriamo siano utili al fine di decidere quali spettacoli guardare.

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