New York Film Critics Circle elegge il miglior film del 2024: in Italia uscirà nel 2025 ma è già uno dei più attesi

Secondo il New York Film Critics Circle The Brutalist è il miglior film uscito nel 2024.

Il miglior film del 2024 secondo il New York Film Critics Circle è The Brutalist, diretto e prodotto da Brady Corbet. Questo prestigioso riconoscimento arriva da una delle associazioni di critici cinematografici più antiche e rispettate negli Stati Uniti. I vincitori, annunciati il 3 dicembre, saranno premiati durante una cerimonia di gala a New York l’8 gennaio.

Il film, un dramma storico che racconta la storia di un architetto ungherese sopravvissuto all’Olocausto, ha portato ad Adrien Brody il premio come miglior attore. Marianne Jean-Baptiste, invece, è stata premiata come miglior attrice per la sua interpretazione in Hard Truths, un intenso dramma familiare che segna il ritorno di Mike Leigh al genere.

the brutalist New York Film Critics Circle cinematographe.it

Tra i premi per i ruoli di supporto, spiccano Carol Kane per Between the Temples e Kieran Culkin per il suo ruolo in A Real Pain, un dramedy scritto, diretto e interpretato da Jesse Eisenberg. La pellicola Nickel Boys ha ricevuto un doppio riconoscimento: uno per il regista RaMell Ross e l’altro per la fotografia, curata da Jomo Fray. Il premio per il miglior film internazionale è andato a All We Imagine As Light, un’opera indiana che aveva già trionfato al Grand Prix di Cannes.

La stagione dei premi cinematografici entra così nel vivo con questi riconoscimenti, che seguono i Gotham Awards e anticipano l’attesa notte degli Oscar, prevista per marzo. Tra gli altri vincitori, il miglior film d’animazione è stato Flow – Un Mondo da Salvare. Il premio per la miglior sceneggiatura è andato a Sean Baker per Anora, mentre Janet Planet è stato celebrato come miglior debutto.

The Brutalist: cosa sapere sull’atteso film con Adrien Brody

The Brutalist; cinematographe.it

The Brutalist racconta tre decenni della vita di László Toth (Adrien Brody), un architetto ebreo sopravvissuto all’Olocausto, e di sua moglie Erzsébet (Felicity Jones). La storia inizia nel 1947, quando la coppia decide di lasciare l’Ungheria per cercare una nuova vita negli Stati Uniti. Con grandi ambizioni, László sogna di realizzare progetti innovativi, ma l’arrivo in America si rivela pieno di difficoltà: fame, umiliazioni e una lotta continua per affermarsi in un mondo che sembra chiuso ai loro sogni.

Le cose cambiano quando László attira l’attenzione di Harrison Lee Van Buren (Guy Pearce), un influente industriale che gli affida la costruzione di un ambizioso monumento modernista. Questo incarico diventa il punto di svolta nella carriera di László, permettendogli finalmente di raggiungere il successo tanto desiderato. Tuttavia, con la fama e il riconoscimento arrivano anche nuove sfide e difficoltà, costringendo László a confrontarsi con le conseguenze del suo successo e con le ombre che questo porta nella sua vita.

Presentato in anteprima all’ultimo Festival di Venezia (qui trovate la nostra recensione in anteprima), il film uscirà nelle sale italiane il 23 gennaio 2025.

Fonte: ansa