Nicolas Cage continua la sua campagna contro l’intelligenza artificiale: “Vuole impossessarsi di noi”

Nicolas Cage continua la sua campagna contro l'intelligenza artificiale e mette in guardia le nuove generazioni di attori dai suoi pericoli.

Tra idee come quella di Jason Blum – che inizierà a giocare con l’intelligenza artificiale generativa di Meta con l’aiuto di registi come Casey Affleck – Hollywood è piena di grandi nomi che, non solo ne rifiutano drasticamente l’uso, ma mettono anche in guardia le nuove generazioni di artisti sui pericoli dell’intelligenza artificiale.

Uno dei più veementi a questo proposito è Nicolas Cage, che dopo aver espresso in più occasioni la sua preoccupazione sull’uso di questa tecnologia, ha invitato gli artisti che stanno muovendo i primi passi nel settore a stare molto attenti ai contratti che stipulano. È stato durante un discorso al Newport Beach Film Festival, in cui ha spiegato quanto segue:

“La recitazione cinematografica, per me, è un processo molto artigianale, organico, fatto da zero. Viene dal cuore, dall’immaginazione, dai pensieri, dai dettagli, dalla riflessione, dalla raffinatezza e dalla preparazione. C’è una nuova tecnologia in città. È una tecnologia con cui non ho avuto a che fare per 42 anni fino a poco tempo fa, ma questi 10 giovani attori, questa generazione, lo faranno sicuramente, e la chiamano EBDR. Questa tecnologia vuole prendere il sopravvento su di noi.”

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L’EBDR è uno dei due strumenti di replica generati digitalmente il cui utilizzo è stato concordato tra l’AMPTP e il sindacato degli attori SAG-AFTRA per porre fine allo sciopero dell’autunno 2023. Nicolas Cage, che ha sofferto sulla sua carne gli effetti dell’EBDR nel suo famigerato cameo nei panni di Superman in The Flash, ha continuato a parlare di tale tecnologia e di come gli artisti debbano proteggersi come strumenti creativi.

“Gli studios vogliono questo per poterti cambiare il volto dopo che hai già girato: possono cambiare il tuo volto, possono cambiare la tua voce, possono cambiare il modo in cui dici le battute, possono cambiare il tuo linguaggio del corpo, possono cambiare tua performance, ti chiedo che, se uno studio ti offre di firmare un contratto che gli consente di utilizzare l’EBDR nella tua performance, considera ciò che io chiamo MVMCMCMI: la mia voce, il mio viso, il mio corpo, la mia immaginazione – la mia interpretazione, in risposta.”

Il futuro, ovviamente, non è troppo roseo…

Fonte: Deadline