Rami Malek e l’imbarazzo sul set di No Time to Die. Cosa è successo con Daniel Craig?
L'attore statunitense interpreta l'antagonista del lungometraggio, Lyutsifer Safin.
No Time to Die è arrivato nelle sale italiane ieri
No Time to Die è il 25esimo film della saga di James Bond che chiude un cerchio iniziato nel 2006 con Casino Royale: il titolo, infatti, è l’ultimo che vede la presenza di Daniel Craig come 007, un addio davvero insostenibile che ha messo in difficoltà anche lo stesso attore a livello emotivo. La realizzazione ha un cattivo d’eccezione: il noto Rami Malek (Mr. Robot, Bohemian Rhapsody), infatti, incarna Lyutsifer Safin, un personaggio che ha molte caratteristiche in comune con il primo antagonista storico di Bond, il Dr. No, apparso in Licenza di Uccidere del 1962.
Ebbene, contrariamente a quanto si possa pensare, Rami Malek ha svelato, in un’intervista per The Graham Norton Show (riportata da Insider), di essere stato parecchio intimorito dalla presenza di Daniel Craig sul set, a tal punto da dimenticarsi dalle battute. A detta del divo, la sua figura era così imponente e leggendaria da destare imbarazzo e qualche difficoltà. Craig, ad ogni modo, ha giudicato ottimamente l’interpretazione del collega e quelle di Lea Seydoux e Lashana Lynch, rivelando che per lui sono state sbalorditive. Una bella alchimia sul set, quindi, che non può che aver giovato sul risultato finale.
No Time to Die è prodotto da Metro-Goldwyn-Mayer, Columbia Pictures, EON Productions e Danjag LLC con la distribuzione ad opera di Universal Pictures. La realizzazione, diretta da Cary Fukunaga (True Detective, Maniac) e scritto dal regista con Neal Purvis e Robert Wade e Phoebe Waller-Bridge. Il cast, invece, vede la presenza di Ralph Fiennes che presta il volto a Gareth Mallory/M, Ben Whishaw nella parte di Q, Christoph Waltz che incarna Ernst Stavro Blofeld, Jeffrey Wright (Felix Leiter) e molti altri. La pellicola è arrivata nelle sale italiane il 30 settembre.