Non sei sola: La battaglia contro il branco – trama, trailer e storia vera del documentario Netflix
Attraverso testimonianze coraggiose e senza precedenti, il documentario Non sei sola: la battaglia contro il Branco mette in luce le lacune del sistema giudiziario.
Il mondo si ferma spesso ad ascoltare le storie delle vittime di violenza sessuale. Ma cosa succede quando le voci di queste vittime diventano un grido collettivo di protesta, determinato a sfidare un sistema che troppo spesso le ha ignorate? Il documentario Non sei sola: la battaglia contro il Branco, offre una prospettiva intima e incisiva su una lotta che ha scosso le fondamenta della società spagnola e ha ispirato un movimento di solidarietà in tutta l’America Latina.
Non sei sola: la battaglia contro il Branco – trama e trailer
Il film Non sei sola: la battaglia contro il Branco inizia con il racconto scioccante di una donna aggredita sessualmente durante la celebre “corsa dei tori” a San Firmino, Spagna, da un gruppo di uomini noti come il Branco. Ma questa non è solo la storia di una singola vittima. È il punto di partenza di un movimento che ha portato milioni di donne e ragazze a scendere in strada, urlando “Sorella, io sì ti credo”, e a condividere le proprie esperienze con l’hashtag #Cuéntalo.
Attraverso testimonianze coraggiose e senza precedenti, il documentario mette in luce le lacune del sistema giudiziario, dei media e della società stessa nel trattare la violenza sessuale. Le voci delle superstiti guidano la narrazione, mentre le attrici Natalia de Molina e Carolina Yuste danno voce alle loro parole con empatia e sensibilità.
La storia vera dietro il documentario Netflix
La Fiesta degli encierros di San Firmino a Pamplona è da tempo conosciuta in tutto il mondo per la sua atmosfera festosa e le corse spericolate con i tori, rese celebri da Ernest Hemingway. Tuttavia, dietro l’immagine di gioia e spensieratezza si nasconde una realtà oscura di violenza e abusi sessuali.
La festa, spesso segnata dall’abuso di alcol e dalla presenza di turisti provenienti da tutto il mondo, crea un ambiente che può alimentare episodi di violenza. Durante questa festa, nel 2016, cinque uomini sono stati arrestati per aver stuprato una donna, che ha deciso di denunciare. La denuncia ha dato vita alla protesta che, da una piccola scintilla, si è trasformata in un movimento collettivo di sostegno alle donne e contro tutti gli uomini violenti.
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