Oppenheimer e quella scena di nudo corretta con la CGI: ecco come appare Florence Pugh in India e in Medio Oriente [FOTO]

Per evitare la messa al bando, il topless è stato così rivisto.

Le scene di sesso costituiscono uno dei tratti distintivi di Oppenheimer, film appena uscito al cinema e subito capace di conquistare pubblico e critica. Per la prima volta, il regista Christopher Nolan ha deciso di inserirle in un proprio film, senza timidezza o allusioni. Lo stesso cineasta ne ha dato spiegazione, sottolineando come sia servito a comprendere il rapporto tra il protagonista e Jean Tatlock (Florence Pugh).

Un nudo è stato censurato in diversi Paesi, al di fuori degli Stati Uniti. Nella versione originale, Tatlock è in topless mentre conversa con Oppenheimer in una stanza d’albergo. Tuttavia, nella sequenza proiettata in India e nei Paesi mediorientali appare coperta da un vestito nero generato in CGI.

Come i produttori hanno scongiurato il rischio censura

Scena di nudo di Florence Pugh in Oppenheimer corretta con la CGI - Cinematographe.it

Fonti vicine ai produttori hanno definito necessaria la scelta, onde evitare di vedersi ritirata la pellicola, oltretutto in mercati così importanti. Sfidare la legge avrebbe rischiato di ridurre in misura drastica gli incassi, molto positivi. Uscito lo scorso 21 luglio, il lungometraggio con Cillian Murphy nei panni dello scienziato che ha costruito la bomba atomica, ha subito sbancato i box office. Costato 100 milioni di dollari, ha già registrato guadagni pari a 180 milioni di dollari nel mondo, di cui 82,4 milioni in Nord America.

Le recensioni entusiastiche della critica hanno contribuito ad attirare l’attenzione sul dramma oscuro, nonché nomi di primo piano nel cast. Tra di loro si segnalano pure Emily Blunt, Matt Damon, Rami Malek e Robert Downey Jr. Nonostante sia approdato nelle sale lo stesso giorno di Barbie di Greta Gerwig, gli spettatori hanno premiato la qualità. Dalla durata complessiva di tre ore, l’opera è perlopiù parlata, con qualche sporadica scena d’azione e frangenti bollenti, tipo quello censurato in computer grafica riguardante Florence Pugh.  

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