Pamela Anderson racconta la guarigione dall’epatite C e spiega come l’ha contratta: “mi avevano dato al massimo 10 anni di vita”
Pamela Anderson ha combattuto contro l'Epatite C per più di tredici anni.
È stata l’attrice sex symbol per eccellenza degli anni novanta. Grazie al ruolo di C.J. Parker nella celebre serie televisiva Baywatch, Pamela Anderson è diventata il sogno erotico di milioni di uomini in tutto il mondo ma soprattutto ha raggiunto la fama a livello internazionale. In pochi sanno, però, che l’attrice e modella canadese tra il 2002 e il 2015 ha vissuto un vero e proprio dramma che le poteva costare la vita.
Pamela Anderson e la sua battaglia contro l’Epatite C
Pamela Anderson, nel 2002, ha scoperto di essere affetta da Epatite C e ha dichiarato pubblicamente di averla contratta condividendo gli aghi per tatuaggio con il suo ex marito Tommy Lee. Per chi non lo sapesse, l’Epatite C è un’infezione virale cronica del fegato che colpisce solo in America circa tre milioni e mezzo di persone ogni anno e 15.000 vittime. Quando le è stata diagnosticata, i medici le diedero al massimo dieci anni di vita ma l’attrice è riuscita a convivere con questa infezione per più di tredici anni.
La Anderson è riuscita a sconfiggere l’Epatite C grazie ad un trattamento – costato circa 100.000 dollari e che è stato coperto dalla sua assicurazione sanitaria – di dodici settimane del farmaco Sovaldi.