C’è ancora domani, la dolce dedica di Paola Cortellesi: “Dedico il film a mia figlia e alla sua generazione”

C'è ancora domani sarà il grande protagonista dei David di Donatello 2024. Paola Cortellesi, intanto, ha dedicato il successo del film a sua figlia Laura, e non solo.

Con ben 19 candidature, Paola Cortellesi e il suo film d’esordio C’è ancora domani si apprestano ad essere i grandi protagonisti dei David di Donatello 2024, la cui cerimonia sarà trasmessa in diretta questa sera su Rai 1. Favorita assoluta in tre delle categorie più importanti, vale a dire miglior film, miglior esordio alla regia e miglior attrice protagonista, la Cortellesi – nel corso della consueta presentazione al Quirinale in presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – si è lasciata andare ad una dolce dedica.

Paola Cortellesi e la dedica speciale per il successo del suo film d’esordio C’è ancora domani

C'è ancora domani; cinematographe.it

Premiato come Film dell’anno ai Nastri d’argento del 2024, C’è ancora domani è pronto a fare incetta di David di Donatello, anche se Paola Cortellesi preferisce tenere un profilo basso: “Naturalmente tutte le candidature, com’è giusto, non si potranno tradurre in altrettanti premi, ma questo è già un benvenuto per me che esordisco con questo film“. Il lungometraggio, che ha contribuito a riaccendere le discussioni sulla violenza di genere e sui diritti delle donne nel nostro Paese, ha avuto un successo al box office senza precedenti, incassando oltre 36,5 milioni di euro entrando nella top 10 dei film con il maggior incasso in Italia.

Un successo che Paola Cortellesi vuole dedicare a tutte le giovani donne, in particolar modo a sua figlia Laura, nata nel 2013 dall’amore con il regista Riccardo Milani. “Questa dedica l’ho impressa sullo schermo. Questo film è non solo per Laura, la mia musa, ma per tutte le bambine che diventeranno ragazze e che dovranno occuparsi di difendere i nostri diritti. Noi abbiamo fatto del nostro meglio, adesso tocca a loro, ragazze e ragazzi insieme, difendere quello che è stato conquistato con tante difficoltà da altre persone“.

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