Paola Cortellesi vince il Dragon Award Best International Film con C’è ancora Domani

Paola Cortellesi trionfa di nuovo con il suo esordio alle regia C'è Ancora domani, questa volta premiato alla 47ª edizione del Göteborg Film Festival

Il cinema italiano continua a lasciare il segno oltre i confini nazionali, e questa volta è il turno di C’è Ancora Domani, il film diretto dalla talentuosa Paola Cortellesi al suo esordio alla regia. Dopo aver suscitato un entusiasmo travolgente al Festival di Haifa e aver incantato la critica con una recensione elogiativa sulle pagine del New York Times, il film ha raggiunto un nuovo traguardo al 47º Göteborg Film Festival, il più grande festival cinematografico dei Paesi nordici.

Il film di Paola Cortellesi trionfa ovunque, anche all’estero

Paola Cortellesi C'è Ancora Domani - cinematographe.it

Il pubblico del festival ha applaudito enormemente a C’è Ancora Domani, soprattutto nel momento in cui al film è stato conferito il prestigioso Dragon Award Best International Film. L’emozione palpabile nella sala durante la proiezione è culminata in un lungo applauso al termine del film, alla presenza stessa della regista Paola Cortellesi.

Ma le buone notizie non finiscono qui per C’è Ancora Domani di Paola Cortellesi. Il film si prepara ad essere ulteriormente distribuito all’estero con l’imminente distribuzione in Svezia grazie alla distribuzione di Folkets Bio. A partire dal 1 marzo, gli spettatori svedesi avranno l’opportunità di guardare C’è Ancora Domani in più di 30 sale cinematografiche sparse per il paese.

Così recita la sinossi del film di Paola Cortellesi:

Delia (Paola Cortellesi) è la moglie di Ivano, la madre di tre figli. Moglie, madre. Questi sono i ruoli che la definiscono e questo le basta. Siamo nella seconda metà degli anni 40 e questa famiglia qualunque vive in una Roma divisa tra la spinta positiva della liberazione e le miserie della guerra da poco alle spalle. Ivano (Valerio Mastandrea) è capo supremo e padrone della famiglia, lavora duro per portare i pochi soldi a casa e non perde occasione di sottolinearlo, a volte con toni sprezzanti, altre, direttamente con la cinghia. Ha rispetto solo per quella canaglia di suo padre, il Sor Ottorino (Giorgio Colangeli), un vecchio livoroso e dispotico di cui Delia è a tutti gli effetti la badante. L’unico sollievo di Delia è l’amica Marisa (Emanuela Fanelli), con cui condivide momenti di leggerezza e qualche intima confidenza. È primavera e tutta la famiglia è in fermento per l’imminente fidanzamento dell’amata primogenita Marcella (Romana Maggiora Vergano), che, dal canto suo, spera solo di sposarsi in fretta con un bravo ragazzo di ceto borghese, Giulio (Francesco Centorame), e liberarsi finalmente di quella famiglia imbarazzante. Anche Delia non chiede altro, accetta la vita che le è toccata e un buon matrimonio per la figlia è tutto ciò a cui aspiri. L’arrivo di una lettera misteriosa però, le accenderà il coraggio per rovesciare i piani prestabiliti e immaginare un futuro migliore, non solo per lei.

Leggi anche C’è ancora domani, Lady Gaga pronta a realizzare un remake del film di Paola Cortellesi? [RUMOUR]