Paola Cortellesi sulla sua passata relazione sentimentale con Valerio Mastandrea: “è stata questione di logistica”
L'attrice, oltre a raccontare più da vicino il rapporto con il collega, ha spiegato perché lo ha scelto per il film.
Paola Cortellesi è una famosa attrice, comica, sceneggiatrice e regista italiana, nata in particolare a Roma il 24 novembre 1973. Stiamo parlando di un volto cinematografico e televisivo molto noto, dal 2000, che, rapidamente, è diventata un punto di riferimento non solo per la settima arte, ma anche per l’intrattenimento in generale, vincendo, nel corso della sua carriera, il David di Donatello per la Miglior attrice protagonista grazie a Nessuno mi può giudicare (2011), quattro Nastri d’Argento, tra cui il Premio Nino Manfredi, un Globo d’oro, tre Premi Flaiano e tre Ciak d’oro. Insomma, una diva pluripremiata che ricordiamo aver debuttato in ambito cinematografico nel 2000, all’interno di Chiedimi se sono felice.
Paola Cortellesi ha esordito al cinema nel 2000, con Chiedimi se sono felice
Mentre nel corso del tempo abbiamo visto Paola Cortellesi partecipare anche a Il posto dell’anima (2003), La fisica dell’acqua (2009), Un boss in salotto (2014), Come un gatto in tangenziale (2017), Figli (2020), Tu la conosci Claudia? (2004), da poco proprio la star ha esordito alla regia con C’è ancora domani, dove tra l’altro ha anche interpretato la protagonista, Delia, una donna ingabbiata in un matrimonio terribile post seconda guerra mondiale, in pieno fermento per la prima votazione femminile dopo il periodo fascista, proprio nel 1946.
Ebbene, ad affiancare Paola Cortellesi c’è Valerio Mastrandrea (L’odore della notte, Giulia non esce la sera)che incarna suo marito Ivano, violento e autoritario, retaggio, insieme al padre, di un’epoca oramai lontana. In una recente intervista che ha tenuto proprio la Cortellesi per Il Mattino, l’attrice ha raccontato la sua breve storia sentimentale con Mastrandrea oltre a spiegare come mai lo ha scelto per C’è ancora domani, che sta ottenendo un successo incredibile al botteghino.
“Si tratta di una questione logistica. È statisticamente dimostrato che parecchie coppie nascano in ambiente professionale. Cioè dove trascorriamo la maggior parte delle nostre giornate. Il suo talento era indispensabile per il personaggio. All’inizio avevamo pensato dovesse essere un brutale energumeno. Poi abbiamo realizzato che servivano sfumature grottesche e registri parodistici. Per evitare qualunque genere di empatia. Qui non ci sono eroi negativi. Esiste esclusivamente l’idiozia del male. Il grande talento di Valerio ha saputo incarnarla.”
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